Muore travolto da auto a Santa Maria: accusa di omicidio stradale e avviso di accertamenti irripetibili

Per il procuratore, il 75enne sarebbe morto perché il giovane che lo ha investito avrebbe guidato "violando le norme della disciplina della circolazione stradale"

In attesa degli esami autoptici disposti dal procuratore Pasquale Mandolfino, emergono nuovi dettagli sul fatale incidente stradale avvenuto nel quartiere di Santa Maria che ha causato la morte del 75enne Giuseppe Gagliano lo scorso 9 giugno.

In particolare il giovane che ha investito l’uomo, Michael Marino, difeso da Antonio Ludovico, è indagato per omicidio stradale perché, come è scritto nell’avviso di accertamenti irripetibili, che è stato notificato all’indagato. L’avviso, inoltre è stato notificato anche ai parenti della vittima che sono parte offesa nel procedimento, rappresentati da Gennaro Pierino Mellea.

Nell’avviso di accertamenti tecnici non ripetibili è chiarito che Marino, mentre era alla guida dell’auto, transitando lungo viale Isonzo, verso il Corvo “cagionava la morte del pedone per colpa, consistita in negligenza, imprudenza e imperizia nella conduzione dell’autoveicolo, nonché violando le norme della disciplina della circolazione stradale“.
Sulla base di alcune dichiarazioni raccolte sul luogo dell’incidente dall’avvocato Mellea, ha chiesto e ottenuto che venissero effettuati gli esami tossicologici sull’automobilista, i cui esiti ancora non si conoscono.