Presila catanzarese, nuovo rifugio Balzoo per cani e gatti abbandonati

Il responsabile Saverio Catizone svela propositi e parla a nome di tutti

Oggi più di ieri. L’associazione “Balzoo, amici di Ronzo” mette radici nella presila catanzarese. Gli amici di cani e gatti hanno inaugurato, giorni fa, un nuovo rifugio per animali abbandonati nei paesi di Albi, Magisano e Taverna: dopo Sersale, è la seconda sezione di Balzoo.

“Balzoo, amici di Ronzo”  realizza così un sogno inseguito da mesi e lo fa  grazie anche ai responsabili dei comuni interessati dal servizio.  E se in altre latitudini, i cani randagi sono abbandonati a se stessi, qui si vuole cambiare pagina.

Il responsabile Saverio Catizone svela propositi e parla a nome di tutti: “Ci siamo, siamo felici: abbiamo un secondo rifugio. Se l’obiettivo è stato raggiunto, il merito va riconosciuto  al sindaco Salvatore Ricca di Albi, al  Sindaco Sebastiano Tarantino di Taverna e al  vicesindaco di Magisano Francesco Alberto che hanno egregiamente collaborato con la sezione di Sersale. Non abbiamo mai avuto dubbi a sostenere  Luana Passerini  e nominarla responsabile per la sezione di Albi, Magisano e Taverna. Molto tenace, dedita ai randagi e non teme il sacrificio. Questi sono alcuni dei prerequisiti  che bisogna avere per aprire una sezione. Ci vuole pazienza, caparbietà e non ci si deve mai arrendere. Lei stessa Luana, ci ha insegnato come muoverci in alcune occasioni e su  importanti tematiche. Ragazzi, che come noi, vogliono aprire un’associazione, devono capire per prima cosa che ci vuole organizzazione e duro lavoro, tutti i giorni bisogna accudire gli animali, occuparsi di loro in caso di cure veterinarie e trovare adozione. Questo tutti i giorni, Natale e ferragosto compresi. Solo se si hanno questi requisiti possiamo aprire sezioni.

Noi di Sersale quest’anno abbiamo lavorato veramente duro per arrivare a questa scelta. Abbiamo capito che non serve creare decine di pagine Facebook, bisogna operare su più fronti  e seguire diverse strade per attuare campagne di sensibilizzazione.. Oggi, seguire e alimentare i social è veramente molto faticoso, in quanto ogni giorno devi pubblicare, creare e denunciare. Per questo, chi si dovesse associare a noi avrebbe già un notevole lavoro in meno da fare. Poi, avremo più aiuti dal nazionale per farci inviare pappe e antiparassitari. Potremmo suggerire come gestire la cassa per autofinanziarsi, quali progetti proporre ai comuni, e scegliere i giusti partner per migliorarsi sempre. I comuni hanno un ruolo fondamentale, non dimentichiamolo. Per almeno i primi 2 anni devono contribuire economicamente e socialmente. Nei comuni in cui Luana dovrà operare c’è una situazione al quanto allarmante. Se pensiamo che solo Taverna ha oltre 30 cani al canile convenzionato di Rocca di Neto, nei comuni di Albi e Magisano abbiamo censito circa 47 cani, di cui 31 femmine. Io e Luana, ci siamo già seduti a tavolino diverse volte, attuando un piano di task force per intervenire subito, ma finché i comuni non avviano i lavori del rifugio  per accudire questi randagi sarà un lavoro fatto a metà!

Per prima cosa, cercheremo in tutti i modi di far adottare i cani di Taverna che si trovano al canile, per dargli la possibilità di trovare una famiglia e non vivere una vita da reclusi, cosi facendo, ogni cane che troverà casa, il comune ha un netto risparmi e può investirlo sulla sezione del proprio paese. Ci occuperemo dei cani sul territorio, e con gli aiuti del nazionale, diamo come sempre da mangiare, monitoriamo la loro salute e gli garantiamo antiparassitari e visibilità per cercare casa. Con l’associazione nel comune, migliorerà il decoro urbano, i cittadini potranno uscire tranquilli con il loro cane a guinzaglio senza aver timore di essere aggrediti, non ci sarà più spazzatura rotta e sparsa per le strade, non ci saranno più vittime, maltrattamenti e anime in pena. Luana, per esempio, ha la responsabilità, concessa dai 3 comuni, per catturare le cagne, sterilizzarle, e rimetterle sul territorio. Cosi facendo, già nel primo anno, le nascite caleranno drasticamente e le cagne saranno più in salute perché meno affette da patologie dovute ai continui accoppiamenti. L’associazione c’è, le idee non mancano, i volontari pure, dobbiamo solo aspettare di fare una riunione con i  tre sindaci per definire le tempistiche dei lavori. Intanto Luana è già da anni che si occupa di questi randagi, ora non è più sola. Basta poco! La cosa più importante è avviare più sezioni con lo stesso nome così da avere tutti un unico modello da seguire.

Provate ad immaginare se ogni singolo paese della presila è non, avesse una sezione gestita in modo univoco. Potremmo interrompere le migrazioni dei branchi di cani che vanno da un posto a l’altro, questo perché ogni sezione gestirebbe i propri randagi con i propri volontari, monitoreremo le nascite e limiteremo fortemente il randagismo.
Potremmo avviare delle campagne per la sensibilizzazione in modo massiccio, creando giornate nelle scuole. Potremmo creare eventi bellissimi con i cani, e sfruttando i nostri paesaggi potremmo sicuramente incrementare anche turismo.
Il lavoro di squadra divide i compiti e moltiplica il successo.”

Riconoscere gli animali come esseri senzienti è un dovere etico e legale: “Balzoo” non si stanca mai di rammentare che danno più gli animali agli uomini che gli uomini agli animali.