Cara Catanzaro restituisce a Villa Margherita ‘Biancaneve e i sette nani’

Avviati i lavori di restauro a cura dell'associazione presiduta da Claudio Pileggi. Il tutto concordato con amministrazione comunale

A una data precisa non si è riusciti a risalire. Ma stanno lì sicuramente dagli anni ’50. Muti testimoni di ciò che avviene in uno dei giardini più belli dell’Italia meridionale di cui può vantarsi la città di Catanzaro, Villa Margherita. Le statue di “Biancaneve e i sette nani”, posizionate in un’aiuola prossima all’ingresso della villa, sono state lo sfondo di migliaia di fotografie, in bianco e nero e a colori, di tantissimi catanzaresi. Soprattutto di bambini di diverse generazioni che, appassionati dalla fiaba dei fratelli Grimm (resa celebre nel 1937 dal film di animazione di Walt Disney), sono stati attratti da quelle sculture che portano tutti i segni del tempo. Ecco perché l’Associazione “Cara Catanzaro”, presieduta da Claudio Pileggi, ha deciso che fosse arrivato il momento di restaurarle per restituirle come nuove alla comunità e, soprattutto, allo sguardo sorpreso dei più piccoli.

Pileggi Cara Catanzaro

Così, fatta domanda di autorizzazione al Comune, ieri sono partiti i lavori di restyling affidati alla mano esperta del pittore catanzarese Jeso Marinaro con l’ausilio di Antonio Froio. Un nuovo contributo al decoro della città che è una delle mission di “Cara Catanzaro”, in passato già protagonista, ad esempio, del ripristino di molte facciate di edifici deturpati dagli imbrattamuri o delle paline turistiche poste nei pressi di luoghi di interesse storico.

“Un intervento che abbiamo realizzato – spiega Claudio Pileggi – grazie ai fondi che l’Associazione recupera con le donazioni del “5×1000” (per donare il codice fiscale è: 97048300798) che sempre destiniamo alle nostre attività di salvaguardia del patrimonio storico, artistico e ambientale del capoluogo. Tutti siamo legati emotivamente a quelle statue e, più in generale, a Villa Margherita. E tutti vorremmo vedere questo meraviglioso giardino ritornare ai fasti di un tempo”. Un piccolo ma significativo contributo quello dell’associazione di volontariato, nella speranza che ognuno faccia la propria parte per far recuperare “dignità” a questo luogo del cuore: da un lato i cittadini, con il rispetto di verde e arredi; dall’altro l’amministrazione che dovrebbe intervenire con un più corposo progetto che vada ad esaltare e tutelare ciò che la villa custodisce.