Le rubriche di Catanzaro Informa - La Catanzaro del dopo covid

Francesco Correggia dipinge la sua Catanzaro

La città del dopo Covid è quella che saprà guardare alla difesa dell’ambiente e alle nuove tecnologie.

L’arte e la scrittura sono le sue passioni. Arriva il nuovo contributo per il forum “La Catanzaro del dopo-Covid-Le idee dei catanzaresi di successo”, promosso dall’Assessorato alla Cultura della Città di Catanzaro. La firma è quella di Francesco Correggia.

CHI E’ FRANCESCO CORREGGIA?

Artista e scrittore italiano, vive stabilmente a Milano. Ha insegnato all’Accademia di belle arti di Brera. E’ stato docente all’Accademia di belle arti di Catanzaro e all’Accademia di belle arti di Brera. È stato docente titolare alla cattedra di decorazione e tenuto corsi di decorazione, problemi espressivi del contemporaneo e di scrittura creativa ed è stato Membro del Consiglio Accademico. Ha coordinato il Dipartimento di Ricerca sul Contemporaneo e diretto il Centro di Ricerca Accademia di Brera. Autore di numerose pubblicazioni di opere teoriche sui problemi del Contemporaneo. È presidente dell’associazione culturale ZONE studi di cultura visiva, teoria e pratiche del contemporaneo.

“LA CITTÀ DEL DOPO COVID È QUELLA CHE SAPRÀ GUARDARE ALLA DIFESA DELL’AMBIENTE E ALLE NUOVE TECNOLOGIE”

“Ripensare la città.

Pensando a una città come Catanzaro dove sono nato e ho vissuto la mia giovinezza con gioia e anche con sofferenza mi viene sempre in mente la sua disposizione geografica, quasi in una dimensione sospesa fra la montagna e il mare, la vetta e la pianura, il clima e lo sguardo. Questa naturalità di fondo è la sua risorsa più preziosa dove lo sguardo s’incrocia con la cultura, la storia, il vento con l’energia rinnovabile. Potrebbe essere proprio questo l’aspetto più originale di un progetto per Catanzaro, qualcosa che ruoti intorno allo sguardo, il clima, la cultura, il paesaggio e la storia. La pandemia e l’emergenza climatica ripropongono nuovi aspetti dell’abitare e vivere una città. Essa non può più essere solo un luogo di mescolamento fatto di case, edifici, piazze, ponti, dove spettacolo, turismo e cultura si confondono ma un luogo di proposte, d’incontro, di specificità, di comunità energetica.

La città del dopo Covid è quella che saprà guardare alla difesa dell’ambiente e alle nuove tecnologie. Essa sarà un luogo di mutamento e di nuove dinamiche culturali, dove si respira aria buona. Occorre una nuova coscienza individuale che sappia invertire la rotta dei disastrosi cambiamenti climatici a cui assistiamo impotenti. Il futuro consisterà nel porre le condizioni di un benessere sociale rispettoso dell’ambiente e del pianeta dove è ancora possibile lo sguardo sul paesaggio e trovare un sano equilibrio tra natura e cultura. Catanzaro da questo punto di vista, pur nel suo tempo immobile e lontano dai processi di affollamento scellerato che vivono le grandi metropoli, potrebbe infondere una condizione nuova, ecologica, sostenibile ed umana di abitare la città.

Proposte suggerite:

Costruire un polo di ricerca per la difesa dell’ambiente e la natura, per una nuova sensibilità climatica attraverso un’interazione costante fra nuove tecnologie e sviluppo sostenibile.

Creare una rete pubblica di riferimento e di consulenza con Istituzioni Universitarie e Accademiche.

Promuovere la cultura e l’arte non solo con mostre e iniziative isolate ma dentro un contesto di ricerca e di sfondi tematici.

Favorire forme di Associazionismo culturale, cooperative per l’energia e di impresa a sostegno dei giovani e dei nuovi lavori che l’emergenza climatica finirà per imporre.

Abbattere il degrado e l’abbandono in cui versa una buona parte del centro storico con letture pubbliche all’aperto e al chiuso tenute da esperti, sulla storia, la memoria, l’arte, la letteratura, il clima.  Organizzare festival e iniziative di carattere nazionale sulla letteratura, il cinema, l’ecologia”.