Il quartiere Lido e il treno che non c’è: niente corsa delle Ferrovie della Calabria dal centro

Il servizio è interrotto. La segnalazione e il rammarico del consigliere comunale Sergio Costanzo

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Certamente se Adriano Celentano si fosse trovato a Catanzaro non avrebbe potuto aver l’ispirazione per comporre la canzone Azzurro perché “il treno dei desideri” per andare a trovare la sua amata a Catanzaro Lido non funziona. Stiamo parlando di una tratta storica quella delle Ferrovie della Calabria  che da decenni funge da metropolitana tra il centro della città e il quartiere marinaro. Questa linea caratterizzata dalla cremagliera tra la stazione di Pratora e Santa Maria che negli anni sessanta e settanta veniva solcata dal trenino a vapore o dalla motrice tipo bus con una unica cabina di comando alla quale veniva invertito il senso di  marcia attraverso due apposite piattaforme una in  via Milano e una a Lido, manovrate con la forza delle braccia dagli addetti della ferrovia. Un trenino che ha segnato l’estate di tante generazioni che scendevano a marina per fare il bagno.

Oggi quei treni sono stati sostituiti da nuove e moderne motrici con tanto di aria condizionata , ma purtroppo il servizio non è attivo. Siamo all’ennesimo atto di depauperamento della città compiuto dal sindaco Abramo. Privare la città di questo importante servizio di mobilità nel mese di agosto dimostra la scarsa conoscenza che il sindaco ha  dei reali bisogni dei cittadini, ma anche di quanti tornano per le vacanze. Non era compito suo programmare in tempo un tavolo di concertazione per discutere anche di trasporti e mobilità in vista dell’estate ? Invece ci troviamo difronte anche alla chiusura della funicolare.

Non è vero che  si punta sullo sviluppo turistico di Lido. Il quartiere è letteralmente abbandonato tra l’incuria, gli atti di vandalismo, gli sfregi al patrimonio urbano,  la sporcizia, i cumuli di rifiuti, le strade “groviera”, l’assenza di segnaletica orizzontale e verticale, la mancanza di sorveglianza. Capitolo a se il lungomare Pugliese che dovrebbe rappresentare il fiore all’occhiello  con quel mosaico Mendini, cadente, sfregiato  e lacerato oramai orinatoio per i cani, mentre quelle che dovrebbero essere delle aiuole sono area di sgambatura per i cani con la passeggiata trasformata in pista per  monopattini e biciclette. Che dire poi della persistente carenza d’acqua potabile ?  Ma nel mese di agosto ci si accorge che bisogna efficientare alcuni tratti di rete ?

Una città che vuole veramente proporsi come punto di riferimento della costa Ionica per le vacanze, dovrebbe pianificare in tempo tutti i servizi in modo che da maggio a settembre i villeggianti trovino tutte le cose in ordine? Il Magna Grecia Film Festival che Abramo tenta di accreditarsi, ma che è opera di una intuizione e genialità dell’ex capo ufficio stampa Sergio Dragone,  da solo non può coprire i problemi del quartiere. Anzi li aggrava perché chi viene trova un quartiere allo sbando sotto l’aspetto dei servizi. I cittadini di marina oltre agli attori e registi vorrebbero vedere risolti i loro problemi, dal depuratore all’acqua potabile, dai rifiuti alle strade eccc… Abramo prima di ritornare a fare l’imprenditore, se ci sei batti un colpo, ma fallo davvero non con i soliti sopralluoghi e le passerelle televisive. Oramai  queste  è storia di venti anni fa.

Sergio Costanzo                              

Capogruppo FareperCatanzaro

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