Morto mentre faceva il suo lavoro, oggi il ricordo del poliziotto Paolo Diano

Travolto da un camion il 20 luglio del 1981

Omaggio a Paolo Diano, morto mentre face il suo dovere a Bologna. Il 10 agosto 1981. La commemorazione della Guardia del disciolto Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza si è svolta, stamattina, a Lamezia Terme in prossimità del monumento che lo ricorda all’ingresso del Municipio.

Il questore della provincia di Catanzaro, Mario Finocchiaro, alla presenza della vedova, Antonietta Folino, della figlia Paola, accompagnata dal marito Raffaele Mazza e dai figli Francesco e Ilenia Fatima, del sindaco, dei rappresentanti dell’Anps di Lamezia Terme e Catanzaro, di tutte le Forze dell’Ordine, dei Vigili del Fuoco, delle Forze Armate, nonchè di colleghi e cittadini, ha deposto un cuscino di fiori da parte del Capo della Polizia – direttore generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Franco Gabrielli, ricordando le circostanze della morte del caduto e sottolineando il valore del servizio prestato e dell’esempio che, con il suo sacrificio, ha consegnato ai colleghi.

Paolo Diano era nato a Nicastro il 23 gennaio 1957, penultimo di otto figli.

A gennaio del 1976, a soli 19 anni, si arruola nel disciolto Corpo della Guardie di Pubblica Sicurezza, frequentando la Scuola di Polizia di Trieste; dopo aver prestato giuramento viene assegnato alla Questura di Reggio Emilia. Si distingue per il suo spirito di servizio: inviato in Friuli a seguito del sisma del 1976, riceve un attestato di benemerenza per l’opera prestata a favore della popolazione colpita dalla grave catastrofe. Successivamente viene trasferito alla Questura di Bologna ed assegnato alla Squadra Volante e anche qui si evidenzia per il suo attaccamento al lavoro e lo spirito di sacrificio, un forte senso di appartenenza alla Polizia di Stato e l’orgoglio di svolgere il proprio servizio a favore della collettività.

Il 20 luglio del 1981, durante un’attività mirata a prevenire la commissione di reati, svolta assieme ad un collega di pattuglia, la Guardia di P.S. Diano si ferma  sulla corsia d’emergenza della tangenziale di Bologna, nei pressi dello svincolo di San Donato, per controllare un’autovettura sospetta; mentre effettua il controllo veniva, però, investito da un camion che procedendo a velocità sostenuta e che lo travolge, ferendolo gravemente.

Trasportato, prima, all’ospedale Sant’Orsola e, poi, all’ospedale Rizzoli, morì tre settimane dopo, il 10 agosto 1981, lasciando la moglie, in attesa di una figlia, che, adesso, porta il suo nome, Paola.

È  ricordato da tutti coloro che lo hanno conosciuto, familiari, amici, colleghi come un giovane di solidi sentimenti, generoso, altruista, legato agli affetti familiari ed alla sua terra di origine.