Il ministro della Difesa Guerini a Soverato per onorare la memoria dell’appuntato Lio ucciso nel 1991

Da lui anche considerazioni su questioni di portata nazionale. "La riapertura della scuola? Un fatto importante per tutti"

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Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, ha presieduto questa mattina, a Soverato (Catanzaro), la cerimonia di scopertura di una stele alla memoria dell’appuntato dei Carabinieri Renato Lio, ucciso il 20 agosto 1991 da un affiliato della ‘ndrangheta che il militare dell’Arma aveva fermato per un controllo a un posto di blocco sulla strada statale 106. Al suo arrivo nel luogo in cui e’ stata posta la stele in onore dell’appuntato Lio, medaglia d’oro al valore civile, Guerini si e’ intrattenuto per alcuni minuti con i familiari del carabiniere, la moglie Anna De Luca e i figli Alfredo e Salvatore, anche loro militari dell’Arma, e ha quindi rivolto un messaggio parlando di “una bellissima cerimonia, che da’ il segno di riconoscenza che la comunita’ di Soverato tributa all’appuntato Lio”.

Generico settembre 2020

“Da parte dello Stato – ha proseguito il ministro della Difesa vicinanza e solidarieta’ alla sua famiglia, perche’ quella di Lio e’ una testimonianza che supera anche i confini della comunita’ per assumere un valore nazionale, la testimonianza di chi ha sacrificato la propria vita per affermare i principi di giustizia e legalita’, cosi’ come quotidianamente – ha osservato Guerini – i carabinieri e gli esponenti delle forze dell’ordine fanno nel nostro Paese”.

A ricordare l’appuntato Lio, la cui stele e’ posizionata davanti alla sede della Compagnia dei carabinieri di Soverato a lui intitolata, e’ stato anche il sindaco della cittadina jonica, Ernesto Alecci, che ha rimarcato “l’importanza del valore della memoria e del messaggio per il quale tutti insieme, noi amministratori e le forze dell’ordine, dobbiamo essere uniti in questa guerra che ci vede in trincea in Calabria e che non e’ ancora finita”. A sua volta, il comandante della divisione “Culquaber”, il generale di corpo d’armata dei carabinieri Carmelo Burgio, ha osservato che “ogni nostro caduto, come Lio, e’ un pezzo della nostra vita che se ne va, ma resta indimenticabile e indelebile il valore della sua lezione. Spero che l’autore di quell’efferato crimine, che tra un po’ finira’ di scontare la sua pena, possa venire in questo luogo”. Molto toccante e’ stata la testimonianza di uno dei figli dell’appuntato Lio, Alfredo: “Come famiglia – ha detto – abbiamo voluto fortemente questa cerimonia e siamo felici della disponibilita’ delle istituzioni, a partire dal Comune di Soverato e dall’arma dei Carabinieri. A me piace citare oggi la frase di Alvaro, che puo’ ispirare opportune riflessioni: ‘La disperazione piu’ grande che possa impossessarsi di una societa’ e’ il dubbio che vivere onestamente sia inutile’. Che il sacrificio di mio padre e di chi ci ha preceduti – ha concluso il figlio dell’appuntato Lio – non sia vano”.

Questioni nazionali Tutta Italia attendeva la riapertura delle scuole, che e’ sicuramente un fatto importante in primo luogo per i ragazzi, dopo tanti mesi in cui le misure sanitarie hanno impedito loro di recarsi a scuola”. Secondo Guerini la riapertura della scuola “e’ un fatto importante per le famiglie, per gli insegnanti e per tutti gli operatori della scuola, ma ha anche un grande valore simbolico, perche’ significa guardare al futuro dopo un’emergenza che l’Italia ha vissuto e combattuto con grande senso di responsabilita’, con gli italiani che hanno avuto grande dignita’ nell’adempiere alle misure scelte dal governo e dalle altre autorita’ competenti. E credo – ha concluso il ministro della Difesa – che l’Italia abbia dato una una buona prova di se'”. “Il referendum e’ un passaggio importante, con il quale i cittadini potranno decidere sulla riforma costituzionale che e’ stata approvata in Parlamento. Io la interpreto come un un primo passo”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, esponente del Pd, parlando a Soverato, nel Catanzarese. “Se e’ fatta da sola – ha aggiunto – questa riforma francamente non significa molto, se invece – ha rilevato il ministro – e’ il primo passo per rimettere in piedi il cantiere delle riforme costituzionali e per dare un assetto istituzionale piu’ moderno al paese credo che possa essere una buona occasione. Se e’ semplicemente l’affermazione dei sentimenti dell’antipolitica e del populismo, credo che non serva, ma io la interpreto positivamente. Quindi vediamo che sia un incoraggiamento perche’ il Parlamento possa lavorare per fare quelle riforme e quelle modifiche che – ha concluso Guerini – sono necessarie per rendere piu’ moderno il nostro assetto istituzionale”.

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