Belcastro città natia di Tommaso D’Aquino, Tallini assicura a Torchia uno studio per approfondire le origini del santo

Tanti dubbi che il presidente del consiglio regionale intende sciogliere affinando l’incarico ad una equipe di studiosi attingendo anche alle biblioteche vaticane, per rivendicare i natali del santo

L’inserimento di Belcastro tra le tappe del Cammino Basiliano è solo uno dei passi che il Comune ha già compiuto verso lo sviluppo di un turismo, di prossimità e su vasta scala, capace di proiettare il borgo nel futuro di una crescita economica e sociale. Il candidato a sindaco della lista n.2 “Per Belcastro”, Antonio Torchia, non solo ha ottenuto il coinvolgimento del borgo nel progetto che conduce il visitatore dritto al cuore della Calabria, grazie all’interessamento del presidente del Consiglio regionale, Domenico Tallini. Ma dallo stesso autorevole esponente della massima assise regionale- spiega un comunicato stampa –  Torchia ha registrato un interessamento specifico ad approfondire le tematiche legate alle origini di San Tommaso che documenti vogliono battezzato a Belcastro, ma che sarebbe nato a Roccasecca, in provincia di Frosinone. Tanti gli interrogativi in merito: poiché ci sono testimonianze relative al battesimo del San nel borgo della provincia di Catanzaro, come è possibile che nel 1200 in pochi giorni Tommaso D’Aquino sia arrivato dal Lazio alla Calabria? Tanti dubbi che il presidente del consiglio regionale intende sciogliere affinando l’incarico ad una equipe di studiosi attingendo anche alle biblioteche vaticane, per rivendicare i natali del santo a cui la comunità di Belcastro è legatissima. “Il turismo religioso è un’altra concreta risposta alle esigenze di sviluppo e alle creazioni di opportunità che favoriscano il ritorno delle nuove generazioni – ha dichiarato Torchia – che possono trovare a casa lavoro e opportunità, aiutando il proprio territorio a crescere”.