Commissione igiene e ambiente: “Bene interventi a Pistoia, ora le fogne e la Fiumarella”
Fiumarella in una situazione che rischia di rallentare il flusso delle acque piovane trasformandosi in una possibile causa di inquinamento ed esondazioni
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La programmazione della pulizia dei canaloni e i problemi igienico-sanitari della zona di viale Isonzo e Pistoia sono stati i due punti all’ordine del giorno della riunione della commissione Igiene, Ambiente e Lavori pubblici presieduta da Eugenio Riccio.
All’unanimità dei consiglieri presenti (Angotti, Consolante, Sergio Costanzo, De Sarro, Gallo, Levato, Lostumbo, Rosario Mancuso, Pisano, Praticò, Procopi, lo stesso Riccio e Renda), è stato deciso di convocare il dirigente del settore Gestione del territorio, Guido Bisceglia, per ricevere una relazione sugli interventi di pulizia dei canaloni. “Sembrerebbe – hanno spiegato i consiglieri – che non siano state programmate per tempo le operazioni: questo causerebbe l’assenza dei lavori di bonifica, manutenzione e pulizia fondamentali per evitare possibili e gravi conseguenze sul territorio”.
La commissione ha preso atto, con un giudizio molto positivo, della bonifica ambientale in corso di esecuzione in viale Isonzo e nel quartiere Pistoia.
“È tuttavia nostro dovere sottolineare la preoccupazione per lo stato in cui si trova il torrente Fiumarella, il cui letto è “occupato” da ingente vegetazione. È una situazione che rischia di rallentare il flusso delle acque piovane trasformandosi in una possibile causa di inquinamento ed esondazioni. Questa situazione è aggravata da un imponente scarico abusivo di acque nere, all’altezza del pontino di accesso a via Caduti XVI marzo, che non solo inquina costituendo un pericolo per l’igiene pubblica, ma provoca anche una puzza difficilmente sopportabile da chi abita o passa nei paraggi. È un serio problema di carattere igienico-sanitario che riguarda direttamente i residenti e va risolto al più presto: per questo motivo chiediamo al settore Gestione del territorio un intervento urgente e un sopralluogo con l’Asp”.