Costanzo: “Consiglio comunale e quella delibera per il ‘favore agli imprenditori sociali'”

E’ strano tutto questo, strano perché l’atto si consuma e si consolida a margine delle ultime consultazioni elettorali regionali del 26 gennaio 2020

“Qualcosa non torna. A distanza di tempo, quando le attenzioni si placano, quando sembra che tutto ritorni sui binari della correttezza e della trasparenza – almeno lo si spera – ecco che a Catanzaro, nel Palazzo de Nobili si risvegliano, ritornando in attività, a favore dei pochi, l’attività di certa dirigenza comunale, in una triangolazione che tutela le insegne di partito e, quanti hanno acceso una clausola di garanzia con il partito/movimento ed ora, ha bisogno di tutele.

Se questo è il ragionamento e non pensiamo di sbagliare molto, allora la macchina comunale nella collaborazione silenziosa e non distratta con la componente politica schierata o meno, si è rimessa in moto ed ha già partorito – sempre nel silenzio – una primo atto amministrativo che serve a tutelare i “beniamini” di Forza Italia con radici a Catanzaro.

Il Consiglio Comunale di Catanzaro con Delibera n.10 del 26 febbraio 2020 ha approvato il “Regolamento per la monetizzazione delle aree da destinare a standard eccedenti la dotazione minima inderogabile di cui all’art. 3 D.M. 2 aprile 1968 n.1444”, a leggere l’oggetto nel perfetto burocratese si capisce poco, ma se ci si sofferma un attimo a capire il contenuto ed il settore che ha fatto la proposta, allora il gioco è fatto. Si capisce nella perfezione dove bisogna parare, ma in particolare perché la dirigenza comunale “tricolore” con le insegne di Forza Italia ha fatto il favore ai notabili del partito, per assolvere ad un obbligo, certamente elettorale, ai beniamini della città, cosiddetti imprenditori sociali…

E’ strano tutto questo, strano perché l’atto si consuma e si consolida a margine delle ultime consultazioni elettorali regionali del 26 gennaio 2020, quindi ad un mese esatto si restituisce il favore a quanti hanno messo impegno e sudore nel sostenere a Catanzaro e dintorni, la lista di Forza Italia, ma soprattutto il favore assicurato potrebbe essere ottima intuizione economica nella realizzazione della ventennale idea speculativa/sanitaria/sportiva che tocca il quartiere di Corvo-Aranceto. Sarà certamente anche un caso, che anche il sindaco Abramo, si sia risvegliato e solleciti la Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’attuazione dei finanziamenti nazionali per le zone periferie in partnership con i titolati imprenditori amici di Forza Italia…

Ragionando sempre per ipotesi e considerando i casi, il Regolamento approvato all’articolo 3, comma 3 recita: “nell’ipotesi di finanziamenti pubblici anche a soggetti privati per la realizzazione di interventi conformi alla tipologia degli standard di riferimento, ravvisata una inequivoca mancanza di interesse pubblico all’acquisizione o al mantenimento degli standard in eccedenza, le aree sono monetizzabili poiché destinate all’uso pubblico per la realizzazione di tipologia di servizi afferenti perennemente ai previsti standard”, sarà di sicuro un caso, ma tutto ci riporta sempre al sito di Corvo-Aranceto, dove da vent’anni l’Associazione Vivere Insieme, fra pagamenti mancati e recuperati, fra revoche contrattuali accertate e mai applicate, dice di voler realizzare un parco sanitario e sportivo. Un qualcosa che nessuno conosce, che forse conosce la Procura di Catanzaro in ordine all’attività di verifica in atto, che porta dietro tante situazioni poco chiare, di cui l’ultima è quella del regolamento approvato in data 26 febbraio 2020 dal Consiglio Comunale e che, in attesa di conferma, certifica che esiste una collaborazione intensa fra politica ed imprenditoria schierata e che tanti atti amministrativi del Comune capoluogo sono influenzati, suggeriti dagli stessi, a tutela di un vantaggio e di una idea non pubblica, ma di carattere privato dove la monetizzazione possibile di aree eccedenti è la prova che mancava”.

Sergio Costanzo, Capogruppo #fareperCatanzaro