Arresti per estorsione e prostituzione. La vittima un commerciante sposato,in tre lo minacciavano di diffondere video hot
Si chiariscono i contorni della vicenda che ha portato in carcere tre persone. Oggi, dopo gli interrogatori, agli indagati concessi arresti domiciliari
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Si sono tenuti stamattina gli interrogatori degli indagati per estorsione e sfruttamento della prostituzione delle tre persone arrestate a Soverato durante un’operazione dei carabinieri della Compagnia guidata dal capitano Luigi Cipriano. Danail Mitkov Dimitrov bulgaro di 41 anni, domiciliato a Davoli ma attualmente in carcere a Siano, Eva Caldarar, rumena di 27 anni residente a Montepaone ma attualmente in carcere a Castrovillari e Patrizia Serafino, di 62 anni, residente a San Sostene, si sono presentati davanti ai magistrati.
GLI INTERROGATORI E IL COLLEGIO DIFENSIVO
In particolare Patrizia Serafino, difesa da Antonio Ludovico e Saverio Viscomi, si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Per lei arresti domiciliari come richiesto dai suoi difensori. Arresti domiciliari anche per gli altri indagati che sono difesi da Roberto Fontanella, e Giuseppe Vetrano
L’ESTORSIONE ARRIVATA FINO A 30.000 EURO
Secondo quanto risulta in atti, le tre persone pretendevano la consegna di 7.000 euro in contanti da parte di un commerciante di Soverato. Per ottenerli il “Bulgaro”, così la vittima ha identificato il suo estortore, si sarebbe servito di una complice, Eva Caldarar appunto, che avrebbe minacciato l’uomo, sposato, di diffondere immagini compromettenti dei loro incontri sessuali, sul web.
DA 500 EURO AL MESE FINO A 2.000 EURO DA CONSEGNARE ALLA DONNA PRESUNTA RICATTATRICE
Ormai stremato economicamente dalle continue richieste di denaro della donna, che all’inizio si sostanziavano il 500 euro al mese, fino ad arrivare a 2000 euro al mese, e che sommati facevano oramai 30.000 euro già consegnati alla presunta ricattatrice,il commerciante ha deciso di denunciare, accettando quell’ultimo incontro lo scorso 1 ottobre.
IL RUOLO DELLA COMPLICE ITALIANA
Dalle risultanze investigative però è emerso il coinvolgimento di un’altra donna, Patrizia Serafino, la quale, già dal marzo 2018, era in contatto con la ragazza rumena, e avrebbe prima convinto e poi preteso da lei che ricattasse il commerciante. In una conversazione la ragazza rumena dice alla complice “io gli ho detto che ho le foto con il vibratore che ho messo e lui ha avuto paura” e la Serafino risponde “ok se hai qualche foto di quel giorno mandala a me su messanger”. Tra le due si inserisce Danail Mitkov Dimitrov , il Bulgaro appunto, che diventa parte del gruppo criminale nel momento in cui l’imprenditore di Soverato si mostra reticente nella consegna dei soldi. Dimitrov inizia ad essere interfaccia della vittima nella pretesa di denaro, continuando a contattarlo telefonicamente ed agendo per conto delle due donne. Fino al giorno della denuncia e dell’arresto dei tre.