Feste con 30 invitati, difficoltà per gli imprenditori del settore eventi

ll Governo consideri l’impatto economico e sociale di questa decisione. Si preveda una deroga per gli eventi programmati e controlli da parte delle autorità

Bisogna trovare una soluzione, un punto d’incontro, in merito alle restrizioni imposte dal Governo per le feste post cerimonie. Per gli operatori che si occupano solo dell’organizzazione di matrimoni ed eventi privati si prospettano gravi conseguenze di tipo economico e non pochi problemi di ordine organizzativo. Nel territorio catanzarese sono tante le imprese di Federmep e non solo che stanno facendo i conti con disdette e rinvii, una situazione che preoccupa molto a livello regionale e nazionale.

“Nel prossimo fine settimana sarebbero previste oltre cinquemila cerimonie, tra matrimoni, comunioni, battesimi. Eventi che saranno annullati o limitati a pochi intimi, gettando nel caos e nello sconforto gli sposi e gli altri festeggiati – scrive in una nota Serena Ranieri Presidente nazionale Federmep – Centinaia di migliaia di euro di prodotti deteriorabili saranno gettati.

Un danno che si va ad aggiungere ai mancati guadagni registrati nei mesi del lockdown. Comprendiamo le ragioni di carattere sanitario, ma il governo non può non tenere in considerazione l’impatto economico e sociale di decisioni prese l’oggi per il domani: si preveda una deroga per gli eventi programmati prevedendo rigidi controlli da parte delle autorità competenti e ristori per le cerimonie che saranno annullate, così come ha richiesto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a nome della Conferenza delle Regioni”.

Commentando le misure adottate con l’ultimo dpcm il Presidente prosegue: “Il nostro settore, che conta 50mila tra imprese e partite iva e 300mila lavoratori tra impiegati stabili e stagionali, è tra quelli più colpiti. Da marzo ad oggi sono stati cancellati circa 65mila matrimoni e circa 200mila eventi di altra natura. La perdita per il settore ammonta a circa 20 miliardi, senza contare l’indotto. Oltre al mancato guadagno e alle perdite dirette per le cerimonie dei prossimi giorni c’è un altro aspetto di cui tener conto: siamo inondati di richieste disperate da parte degli sposi e delle famiglie che avevano in programma cerimonie e feste nei prossimi giorni. Stiamo parlando di eventi in location di grandi dimensioni, tali da garantire il distanziamento. Inaspriscano i controlli, ma non facciano cadere la scure sul collo di migliaia di persone e delle nostre imprese.”