Processo Shalabayeva, condannati tutti i 7 imputati
Cinque anni per l’ex capo della squadra mobile di Roma Renato Cortese
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Cinque anni per l’ex capo della squadra mobile di Roma, Renato Cortese, e per l’allora responsabile dell’ufficio immigrazione della questura capitolina, Maurizio Improta, per quella vicenda che sette anni fa avrebbe portato a rispedire al paese d’origine Alma Shalabayeva, moglie del dissidente kazako, Mukhtar Ablyazov, assieme alla figlioletta di sei anni.
Il terzo collegio del tribunale penale di Perugia ha condannato tutti gli imputati.