Nei locali della chiesa del Monte lunedì prossimo la mensa di solidarietà per chi ha bisogno

Il Rettore don Pino Silvestre ha fatto un incontro con gli oltre 40 volontari che si sono resi disponibili per il servizio

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    In vista dell’apertura della Mensa per le famiglie bisognose che inizierà la sua attività lunedì 26 ottobre 2020 nei locali della Chiesa del Monte dalle ore 12,30 alle 13,00 tutti i giorni da lunedì a sabato, il Rettore don Pino Silvestre ha fatto un incontro con gli oltre 40 volontari che si sono resi disponibili per il servizio.

    Egli ha voluto dare una motivazione spirituale al servizio dei volontari, perciò ha proposto una riflessione sul brano del capitolo 6,34-44 del vangelo di Marco, il racconto della moltiplicazione dei pani. Don Pino non ha voluto commentare l’intero testo, ma si è fermato solo sul v.37 dove Gesù ai suoi discepoli che lo informano che una grande folla lo sta seguendo da ore e avrebbe bisogno di mangiare, Egli risponde “Date voi stessi loro da mangiare”. Queste parole del Signore, ha detto, sono quasi come un rimprovero per noi “Volete che io risolva il problema della fame di questi fratelli con la bacchetta magica ? E voi cosa fate perché gli uomini e le donne siano sfamati, abbiano il necessario sostentamento e una vita dignitosa?”. Quindi il Signore ci dice che se nel mondo ci sono quelli che muoiono di fame, quelli che diventano sempre più poveri, la responsabilità è pure nostra. Forse noi siamo responsabili perché alimentiamo le ingiustizie, il divario sociale con il nostro atteggiamento e con la nostra fame e sete di divorare tutto, senza guardare agli altri. Certamente i poveri sono l’effetto di cause e di meccanismi sociali favoriti dai sistemi culturali, finanziari e politici di questo nostro mondo globalizzato. Ma nel piccolo forse anche noi siamo responsabili della povertà e dell’impoverimento dei nostri fratelli per gli sprechi della nostra vita quotidiana, per la ricerca delle nostre comodità e per gli eccessivi consumi, mentre Gesù ci richiama ad una vita sobria, essenziale e dignitosa. E quando Gesù chiede ai discepoli “quanti pani avete” quasi ci dice “voi dovete fare la vostra parte se vogliamo sfamare tanta gente”. Ecco dove si colloca la nostra disponibilità a servire i poveri nella mensa: è una risposta al Signore con cui noi diciamo: “ci siamo, vogliamo fare la nostra parte e mettere a disposizione quel poco che abbiamo e il tempo per condividere e farci carico delle situazioni dei nostri fratelli più disagiati”. Quando avremo fatto tutto questo con amore e dedizione vuol dire che vediamo nel povero l’immagine del Signore che ha fame, infatti è lui che (Mt 25,35) nel giudizio finale ci dirà; “avevo fame e mi avete dato da mangiare”. Non ci dobbiamo esaltare e inorgoglire, bensì, come dice papa Francesco nell’enciclica “Fratelli tutti, pensare che stiamo restituendo ai poveri quello che loro spetta e che noi abbiamo defraudato con il nostro stile di vita comodo ed eccessivamente consumista. Infatti le risorse e i beni della terra sono destinati a tutti, ma purtroppo l’accesso e il consumo nella nostra società è concesso solo a una piccola percentuale della popolazione mondiale (10/%).

    Don Pino, ha spiegato, inoltre, che la scelta di questa ultima settimana di ottobre per l’apertura della Mensa, è stata dettata dal fatto che il giorno 30 ottobre ricorre il 37° anniversario di beatificazione del Beato Giacomo Cusmano, fondatore della Congregazione del Boccone dei Poveri che ha come carisma particolare il servizio ai poveri e a cui appartiene il nostro amato arcivescovo monsignor Vincenzo Bertolone. Mons. Arcivescovo, che in questi anni ha aperto tante strutture per rispondere all’emergenze della povertà e dei bisogni del territorio, in prima persona sostiene questa mensa che inizierà a funzionare lunedì 26 ottobre, tanto che si chiamerà proprio così “La Mensa del Vescovo”.

    L’incontro è proseguito con la parte operativa in cui si è specificato che a causa dell’emergenza Covid, la Mensa per ora offrirà un cestino pranzo da consumare a casa. Sono state, infine, raccolte le disponibilità dei volontari, provenienti da tutte le parti della città, i quali opereranno in turno di cinque al giorno e si avvicenderanno per tutti i giorni della settimana. L’incontro si è concluso con una preghiera e l’augurio a tutti di buon lavoro e l’auspicio che la città possa rispondere a questa iniziativa rivolta alla promozione del nostro territorio.

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