Campi elettromagnetici: accordo Arpacal – Arpa Puglia per scambio buone pratiche nel 5G

Siglata nei giorni scorsi una importante convenzione

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Uno scambio reciproco di buone pratiche, condividendo le esperienze acquisite sul campo, per fornire un supporto sempre più puntuale e preciso alle comunità per le quali si è chiamati a dare il proprio contributo tecnico scientifico. È con questo obiettivo che è stata siglata una convenzione tra le Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente di Puglia e Calabria (Arpa Puglia e Arpacal) per realizzare attività di aggiornamento professionale, nella materia dei campi elettromagnetici e più in particolare della tecnologia 5G per la comunicazione mobile, rafforzando le competenze e la qualità dei controlli.

Nel corso di una videoconferenza, che si è svolta venerdì 23 ottobre, alla quale hanno preso parte, tra gli altri, i direttori generali delle Agenzie delle due regioni, Avv. Vito Bruno (Puglia) e dott. Domenico Pappaterra (Calabria foto), i dirigenti responsabili e i tecnici del “Servizio Agenti Fisici” della Direzione scientifica e del Dipartimento di Bari di Arpa Puglia e quelli dei “Servizi tematici radiazioni e rumori” di Arpa Calabria, è stata sottolineata, da parte dei due direttori generali, l’importanza strategica di questo accordo che consolida le buone abitudini nello scambio di esperienze reciproche tra le Arpa del meridione, con la speranza di poter estendere questa collaborazione, anche alle altre regioni del Sud Italia, anche in altre matrici ambientali. Esperienza di collaborazione tra le Arpa che è già contraddistinta  in altre tematiche, come il caso della direttiva marine strategy, o nel mutuo soccorso in caso di specifiche emergenze ambientali.

Nel dettaglio, la convenzione siglata – che vede come responsabile scientifico per Arpa Puglia, la dirigente del “Servizio Agenti Fisici” del Dipartimento di Bari e per Arpacal il direttore scientifico  – , prevede un percorso di aggiornamento professionale su specifiche tematiche operative riguardanti il 4G e il 5G: dalle procedure istruttorie legate ai pareri ambientali, alla modellistica previsionale. Settori sui quali l’Arpa Puglia supporterà l’Arpa, anche in virtù della esperienza maturata nei controlli per la  sperimentazione “Bari-Matera 5G”.

Entrambe le Agenzie – ha dichiarato Vito Bruno – hanno consolidato, sin dalla loro istituzione, considerevole esperienza e sviluppato professionalità specializzate nel controllo sulle sorgenti di produzione di campi elettromagnetici. Arpa Puglia, in particolare, nel corso degli ultimi anni, ha maturato esperienza e sviluppato professionalità nel campo dei controlli preventivi e successivi all’attivazione sugli impianti 4G e 5G, avendo anche partecipato alle fasi della sperimentazione, ormai conclusa“Bari Matera 5G” nella provincia di Bari ed avendo partecipato attivamente ai gruppi Snpa di studio e approfondimento sul tema. Mettiamo quindi a disposizione di Arpa Calabria la nostra esperienza per garantire la formazione del personale e rafforzare i controlli puntuali per l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici derivanti da tutte le sorgenti fisse sul territorio, nel rispetto dei limiti fissati dalla legislazione vigente”.  

La tecnologia 5G, come tutte le innovazioni tecnologiche, deve essere adeguatamente monitorata e verificata nei suoi effetti sull’ambiente e sulla popolazione in linea con la mission istituzionale delle Agenzie ambientali.

Vogliamo rafforzare la nostra competenza in questo delicato settore – ha dichiarato il direttore generale dell’Arpacal,  Domenico Pappaterra – evidenziando ancora una volta come debbano prevalere i dati analitici, le attività scientifiche oggettivamente misurabili, al fine di dare un supporto vero e validato alle amministrazioni locali, chiamate a pronunciarsi sulle richieste di autorizzazione per impianti di telefonia mobile. In Arpa Puglia, grazie al direttore Vito Bruno, abbiamo trovato un valido supporto e con loro intendiamo andare oltre,  candidandoci a diventare un caso di studio di collaborazione in un settore così delicato come quello ambientale. Il tutto sotto l’egida del sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (SNPA) che rappresenta tutte le arpa in Italia”.

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