Accampamento di via Lucrezia della Valle, la bomba sociale sulla quale tutta la città è seduta
Il bilancio, provvisorio, di due giorni di lavoro
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Dieci auto, un furgone e due motorini sequestrati. Cento quintali di rifiuti ingombranti conferiti in discarica e che non fanno parte della raccolta ordinaria. Verifiche in corso su presunti allacci abusivi di acqua ed energia elettrica e sul possesso di tutte le autorizzazioni per un’attività di autofficina. Nella terra di nessuno, dove ogni cosa è abusiva, dove l’esistenza stessa di forme di vita dovrebbe essere messa in discussione poiché nulla è in regola, il bilancio degli interventi della task force alla fine di due giorni di lavoro è più o meno questo.
L’ex palazzo della Regione devastato ed occupato
Un bilancio provvisorio e non esaustivo per la risoluzione di un problema che è una vera e propria bomba sociale. L’attiguo palazzo dove fino a qualche tempo fa avevano sede alcuni uffici della Regione Calabria è stato completamente devastato e occupato dalle stesse persone che condannano se stessi ed i loro figli ad una vita ai margini e nel completo degrado.
La Task force
Sul posto stamattina l’assessore Domenico Cavallaro, il funzionario Franco Greco ed il colonello della Polizia Locale Salvatore Tarantino. I mezzi Sieco e della ditta di carroattrezzi. Il servizio di Ordine pubblico, predisposto dalla Questura di Catanzaro guidata da Mario Finocchiaro e coordinato sul posto dal Vicequestore Giacomo Cimarrusti e composto dagli equipaggi della Squadra Volante, dalle aliquote dei Carabinieri, dagli uomini del Reparto Prevenzione Crimine e dal personale della Guardia di Finanza.
Ma non finisce qui…
Ma non è escluso che il ripristino di condizioni umane e di legalità continuerà anche nei prossimi mesi e, quando il lavoro della task force sarà finito, qualcuno si dovrà anche assumere la responsabilità di occuparsi dell’aspetto sociale di una bomba sulla quale l’intera città ora è seduta.