Crisi Calabria, Cgil Area Vasta: Chiediamo alla politica da che parte vuole stare

Il sindacato sollecita lo sblocco delle procedure per la costruzione della nuova Casa Della Salute che dovrà nascere a Chiaravalle

L’emergenza Covid19, ha accentuato in Calabria la crisi sanitaria che, unitamente alla gestione deficitaria e surreale della gestione sulle nomine dei commissari,  ci consegna un clima di grande incertezza che si ripercuote purtroppo sulla popolazione calabrese, ingenerando grandi disservizi, rischi per la salute, delusione, rabbia e malcontento.

Bisogna intervenire con urgenza e con scelte che guardino a nomine che puntino sulla expertise, sulle capacità manageriali e sulla integrità morale di chi sarà chiamato a sanare i guasti creati nel corso degli anni.

La CGIL dell’Area Vasta, in questi mesi- si legge in un comunicato stampa –  ha messo in campo unitariamente  nelle province di Cz Kr e Vv una grande iniziativa con le Asp territoriali  e le Aziende Ospedaliere, siglando  protocolli e mettendo in moto  azioni concrete in materia di organizzazione  e prevenzione. Plaude all’impegno straordinario messo in campo dai lavoratori della sanità, costantemente in prima linea e chiamati anche a fronteggiare la preoccupazione e spesso anche la disperazione di pazienti, degenti  e familiari.

Le denunce della CGIL Area Vasta CZ KR VV,  affiancata dalle categorie del pubblico impiego e dei pensionati, sono state forti e puntuali, e sempre accompagnate da proposte, che hanno portato a soluzioni  anche  questioni delicate e gravi come i contagi nelle RSA nella prima ondata pandemica.

A tal proposito, la Cgil, sollecita lo sblocco delle procedure per la costruzione della nuova Casa Della Salute che dovrà nascere a Chiaravalle.

La situazione di crisi istituzionale nella quale si è venuta a trovare la Regione Calabria per effetto della improvvisa scomparsa della  Presidente  Santelli, rischia di precipitare dopo le recenti vicende giudiziarie che hanno investito il Presidente del Consiglio Regionale, proprio nel momento in cui sarebbe invece necessaria una governance autorevole, forte e stabile che provi a gestire l’attuale fase di  emergenza complessiva  e a costruire una prospettiva che affronti l’acuirsi della crisi nei settori della produzione e dei servizi, con interventi  sia di carattere  strutturale a tutela e salvaguardia del tessuto produttivo, occupazionale e del lavoro,  che con misure di ristoro  e di sostegno urgenti che guardino alla parte della società  più   fragile ed esposta: anziani, famiglie con minori, disabili, piccoli imprenditori, precari, studenti, disoccupati , che però devono avere carattere di semplicità nella procedure di richiesta e di tempestività  nella erogazione.

A pagare il prezzo degli effetti devastanti di malaffare, mala gestione, mala politica, commissariamenti regionali infruttuosi,  stallo istituzionale della Regione, non può essere  sempre e solo il mondo del lavoro.

Ci sono crisi in atto nel settore dei call center, delle grafiche, della logistica, dei servizi, della ristorazione del  settore alberghiero, rispetto ai quali come CGIL  siamo impegnati in tavoli ministeriali, vertenze e trattative locali, regionali e nazionali con le categorie di riferimento, ma serve un contesto istituzionale definito, affidabile, pulito, improntato su responsabilità, trasparenza e legalità, che possa essere di complemento alla azione sindacale, contribuendo a raggiungere risultati sicuri e più  efficaci.

Nei prossimi giorni come CGIL metteremo in campo una serie di iniziative, già in cantiere  che guardano alla tutela ed alla salvaguardia dei posti di lavoro a rischio in questi settori, ma che riguarderanno  anche  sicurezza, prevenzione , sanità  sia di carattere  ospedaliero che di medicina territoriale, riproponendo le nostre priorità e proposte, peraltro già discusse nei mesi passati, interessando in primis le Prefetture, perché oggi più che mai riteniamo sia necessario l’impegno collettivo e propositivo di tutti, dalle parti sociali, alle istituzioni, alla associazioni, ai cittadini. Chiediamo infine alla politica, quella sana ed interessata ai problemi della Calabria e non a quella losca ed affaristica, di scegliere da che parte stare, sapendo che la CGIL ha scelto da sempre, di stare dalle parte dei lavoratori,  dei cittadini e della legalità.