Via libera al progetto esecutivo della Sp 25

La strada provinciale 25 collega il capoluogo di regione con i centri dell’entroterra

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“Finalmente sarà possibile dare una risposta attesa dalla gente e dai territori da tantissimi anni”. Così il presidente della Provincia di Catanzaro, Sergio Abramo, ha commentato l’approvazione, da parte sua, del progetto esecutivo relativo ai lavori di ripristino della viabilità della Sp 25 avvenuta oggi.

La strada provinciale 25 collega il capoluogo di regione con i centri dell’entroterra, per un tratto di circa 2 km e corre ad una quota quasi prossima a quella del fiume Alli. L’area d’intervento ricade a cavallo tra i Comuni di Sellia e Pentone. Le piogge intense verificatesi nella mattinata del 19 novembre 2013 hanno compromesso sia la stabilità del solido stradale che quella della condotta contenuta al suo interno. In particolare, il tratto tra l’abitato di Ianò ed il bivio “Aranise” ha subìto dei forti danni, franando in più punti e compromettendo di fatto l’accessibilità ai Comuni dell’entroterra catanzarese.

Per risolvere tali problematiche si è reso necessario un intervento di ripristino definitivo che andrà ad operare congiuntamente su tutto il tratto di strada crollato e a riequilibrare il fiume, rallentando la sua forza distruttrice.

“Gli interventi previsti – commenta Abramo – riguarderanno la realizzazione di opere che permetteranno di ricostruire il solido stradale in modo sicuro e duraturo. Vista la strategicità della strada, che collega la città di Catanzaro ad una serie di Comuni  fra i quali Taverna, Magisano, Albi, Pentone, Sorbo San Basile, Zagarise e Sellia superiore, si capisce bene che si tratta di un intervento veramente importante che restituirà a tutti la serenità di percorrerla in piena sicurezza”.

L’intervento progettuale, curato dal dirigente del settore ai Lavori pubblici Floriano Siniscalco, parte dallo studio idraulico effettuato e consiste nella costruzione di muri di sostegno costruiti su pali di fondazione che sostengono il solido stradale.

“Chiaramente i muri – si legge nella relazione tecnica – hanno la base di imposta alla stessa quota del punto più basso all’interno dell’alveo. Sono dotati di taglione e si sviluppano per tutti i tratti dell’intervento. Essendo la strada di tipo C, la sua larghezza al netto delle carreggiate è 7,5 metri. Il progetto, compatibilmente con le portate idrauliche del fiume, ha posizionato i muri in modo da rispettare i vincoli idraulici e mantenere, durante le lavorazioni, la strada in esercizio. Allo stesso modo la progettazione ha cercato di mantenere la carreggiata stradale di tipo C andando a restringere o allargare le banchine laterali, compatibilmente con il posizionamento dei muri che è stato dettato dal calcolo idraulico”.

 

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