Dopo quattro tentativi andati a vuoto, il governo potrebbe tentare la carta Miozzo

Si disperde nella notte romana la ventilata nomina di Nunzio Mostarda

Dopo quattro tentativi andati a vuoto, il governo potrebbe tentare la carta del coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Agostino Miozzo. Si disperde nella notte romana la ventilata nomina di Nunzio Mostarda a commissario straordinario della Sanità calabrese.

Il dirigente della Asl Rm6, infatti, entra il pole position e ne esce con un batter di ciglio. Durante la riunione del Consiglio dei ministri di ieri sera, iniziata con tre ore di ritardo,  i giochi sembravano fatti. La proposta, caldeggiata dai due ministri competenti Roberto Gualtieri e Roberto Speranza, era stata accolta positivamente anche dalla stessa regione Calabria, che non aveva contrastato il personaggio. Lunghissime riunioni, comprese alcune anche ‘separate’ per ascoltare i sindaci – che la scorsa settimana erano stati accolti a palazzo Chigi dal premier Giuseppe Conte – ma l’accordo non si trova. Sono i 5Stelle a contrastare la nomina. Mostarda viene etichettato come ‘uomo del Pd’ con un curriculum che evidenzia il ruolo di assessore, eletto in una lista civica di centronistra,nel 2007 a Frosinone. Bocciato anche Luigi Varratta, già prefetto di Firenze, una seconda scelta nel caso in cui Mostarda avesse declinato l’invito. I pentastellati rimandano al mittente l’accusa di “aver posto dei veti” e motivano il diniego spiegando che “sul nome dal territorio non arrivano segnali positivi”. Il fuoco si incrocia nell’ennesima notte dove l’unica a pagare alla fine è la Calabria. I ministri M5S battono i pugni sul tavolo e rimarcano: “Delle proposte dal movimento sono state avanzate e, visto anche come sono andate le cose fino ad ora, è giunto il tempo che vengano prese in considerazione e vagliate seriamente”.La nomina del commissario straordinario alla Calabria – dopo gli scandali in diretta tv e sui social che hanno colpito Cotticelli e Zuccatelli, e infine il passo indietro di Gaudio – viene congelata, con la richiesta da parte di Conte che venga aperta una riflessione su Miozzo. Il premier parte per il vertice in Spagna, lasciando sul tavolo il nome dell’uomo della protezione civile, già stimato nella maggioranza, essendosi fatto conoscere durante la pandemia da Covid -19.

In mattina l’esponente del Cts a domanda diretta glissa, per poi replicare con una battuta sulla disponibilità della moglie a trasferirsi a CATANZARO: “E’ da ieri notte che ne stiamo parlando e mi ha terrorizzato dicendomi ‘non ti permettere di dire che ho qualcosa contro la Calabria…’ quindi nel caso lei sarebbe d’accordo”. Una telenovela facile bersaglio per Matteo Salvini: “Salta il quarto ‘commissario’ per la Sanità della Calabria in pochi giorni. Roba da matti, un governo così incompetente e litigioso non si era mai visto. Per la Calabria si scelga un commissario, un medico o un manager calabrese!”.Intanto prosegue il lavoro di Emergency sul territorio calabrese. Gino Strada comunica di aver avuto una riunione con la Protezione Civile nazionale e calabrese per decidere le modalità di intervento dell’associazione sul territorio. “Ci hanno proposto di contribuire alla progettazione e di gestire l’ospedale tendato che la Protezione Civile sta allestendo a Crotone per allentare la pressione sull’ospedale cittadino. Contribuiremo anche ad altri progetti di gestione dei pazienti Covid sia a livello ospedaliero sia a livello territoriale che dobbiamo ancora definire – aggiunge – È un primo passo e rimaniamo disponibili ad ampliare il nostro intervento se servirà ai calabresi”. (La Presse)