Calabria anormale, Gian Paolo Stanizzi: “Augias si scusi”

"Lettera a Molinari, direttore del quotidiano La Repubblica"

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“La Calabria però non è una terra normale, è una regione dove la criminalità coincide speso con la restante società e anche con le istituzioni”. Le frasi pubblicate sul quotidiano Repubblica dal giornalista Corrado Augias non sono piaciute nemmeno all’avvocato catanzarese Gian Paolo Stanizzi che ha scritto una lettera al direttore del quotidiano Molinari. Eccola di seguito

Egregio Direttore, mi scuso se la disturbo ma sono qui a chiedere cortesemente una immediata ospitalità dopo aver letto le sconcertanti parole scritte da Corrado Augias sulla pagina da lui curata.
“La Calabria, però, non è una terra normale, è una regione dove la criminalità coincide spesso con la restante società e anche con le istituzioni”. Affermazioni gratuite e gravemente offensive per tutta la comunità Calabrese!
Chi l’ha scritta, forse, non ha mai avuto l’ occasione di frequentare persone perbene che, Le garantisco, sono la quasi totalità! Del resto, in ogni dove la mela marcia può albergare! Sta a noi, agli onesti scartarla, far si che quella pietra difettosa non contribuisca a costituire il fondamento di una Società civile! Non so quali frequentazioni abbia avuto Corrado Augias quando nel lontano 1994 ha avuto l’ onore di rappresentare anche noi Calabresi nelle aule del Parlamento Europeo! Chi avrà conosciuto? Chi avrà frequentato? I voti dei Calabresi, quelli che a lui servivono per la sua elezione, erano tutti immacolati e trasparenti? Perché non ha abbandonato la campagna elettorale qualora si fosse reso conto che anche la Calabria, quella che lui ha poi rappresentato, non è “ una terra normale, una regione dove la criminalità coincide spesso con la restante società e anche con le istituzioni”. Mi viene lecito, a questo punto domandarmi: forse avrà anche lui tutelato interessi ‘ ndranghetistici in quelle aule parlamentari? Non era meglio valorizzare i nostri tesori culturali? Cosa ha fatto per la Calabria in tanti anni di parlamentare europeo?
La Calabria, quella vera, l’ha visitata?

Ma quel che più mi sta a cuore oggi non sono le sue risposte! Sono le scuse immediate che Augias dovrà pubblicamente chiedere a noi Calabresi, quelli che quotidianamente lottiamo per portare avanti le nostre attività, con dignità e grande autonomia, “liberi da pesi, vincoli, ipoteche, trascrizioni di pregiudizio e diritti di terzi in genere” (mi perdoni la formula notarile, tesoro morale del mio genitore)!
Le aspetto io ma, soprattutto, sono sicuro che le aspettano tantissimi altri Calabresi onesti come me! I Calabresi, quelli che portano dentro gli insegnamenti evangelici e la cultura cassiodorea, da sempre consapevoli che “se saranno commesse ingiustizie, Dio ci lascerà senza la musica”! Ed a noi Calabresi la Musica come la Giustizia, piace tanto.
Grazie. Vive cordialità
Gian Paolo Stanizzi

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