Giornata Internazionale della disabilità, la testimonianza di don Francesco

"Io non mi sento speciale. Sono una persona con dei problemi di deambulazione, sono sacerdote"

Oggi è la Giornata Internazionale della disabilità. Una ricorrenza che non può sfugge al sacerdote di Simeri Crichi don Francesco Cristofaro. Ha tante cose da raccontare sull’argomento. Non sono cose  banali, non sono scontate. Scrive il giovane prete : “Sono nato 41 anni fa con una paraparesi spastica alle gambe. Faccio fisioterapia dalla nascita. Ho subìto due pensanti interventi chirurgici di allungamento dei tendini, ho indossato per 19 anni scarpe ortopediche (1 paio all’anno, d’estate e d’inverno). In molte stazioni o in altri luoghi non c’è accessibilità per i disabili (e l’ho provato a mie spese); in molti paesi e città la maleducazione delle persone non rispetta i diritti basilari dei disabili. Detto questo, ci definiscono persone speciali. Perchè? Io non mi sento speciale. Sono una persona con dei problemi di deambulazione, sono sacerdote. Alcune cose le riesco a fare, altre no. Per alcune cose devo chiedere aiuto. Sono però una persona che ha una dignità e ha diritti e doveri. Ecco, lavoriamo per rendere le vite e le giornate dei disabili più vivibili e serene. Tuteliamo loro e i familiari. Per avere un ascensore, una scala mobile, un posto auto non bisogna andare in Rai per fare chiasso. Bisogna essere tutelati dai politici e dalle istituzioni. Non siamo “poverini”. Siamo persone!”.
Don Francesco Cristofaro è volto conosciuto in tutta Italia perché cura settimanalmente rubriche importanti sulle tv del Vaticano e spesso in prima linea per i diritti dei senza voce.