Mirarchi: “Stop all’estumulazioni se prima non ci sono posti negli ossari”

L'appello del consigliere comunale al sindaco Sergio Abramo

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“Ci risiamo purtroppo. L’affaire cimiteri, consentitemi di far ricorso a un termine altisonante, a Catanzaro non sembra trovare soluzione malgrado io mi sia speso in ogni modo possibile e immaginabile per dare ai luoghi di sepoltura dei nostri defunti la dignità, anzi se mi consentite la solennità, che meritano. Ma niente da fare, purtroppo. Pare proprio ci si debba rassegnare a quest’andazzo. Tanto che sono nuovamente costretto a intervenire sul punto e nella circostanza per la specifica questione inerente ai cosiddetti ossari. E sì perché stavolta, con particolare riferimento al cimitero del quartiere marinaro e non solo, il problema è davvero serio e riguarda le estumulazioni dei defunti che sono rimasti nel proprio luogo di sepoltura per oltre 40 anni con la sola eccezione delle cappelle private naturalmente. Ebbene, è assai noto che i resti delle persone morte da oltre quattro decenni sono da sempre collocati nell’ossario tranne adesso, considerato come non ci sarebbe più posto per ospitare altre spoglie. Incredibile, ma vero, verrebbe da esclamare. Il fatto mi è stato segnalato da diversi cittadini rivoltisi a me in considerazione dell’interesse che nutro per il fondamentale tema, poiché direttamente proporzionale al livello di civiltà di una comunità. Una qualunque aggregazione che voglia definirsi sociale non può infatti prescindere dal rispetto, un vero e proprio culto, nei confronti di chi non c’è più”.

Si è espresso così, ancora una volta senza mezzi termini, il consigliere comunale di Catanzaro da Vivere Antonio Mirarchi, che ha messo in rilievo attraverso un comunicato stampa uno dei problemi più annosi della città, vale a dire i tanti profili di criticità del sistema cimiteriale locale. Argomento di primaria importanza ad avviso dello stesso consigliere, che lo scorso 10 giugno (con relativa trasmissione dell’atto ai competenti Uffici il successivo giorno 16) era riuscito a far approvare all’unanimità, dal civico consesso, una mozione in base a cui avrebbe dovuto prendere forma una sorta di gestione accentrata dei cimiteri del capoluogo. Aspetto che il consigliere ha ribadito in questa sua pubblica denuncia: “Appena qualche mese fa mi sono illuso che con il voto unanime dei colleghi presenti nell’assise cittadina, i quali avevano per giunta appoggiato l’iniziativa con la firma apposta sul documento presentato in Aula, il caso cimiteri, che ad esempio allo stato vengono ripuliti sporadicamente o in occasione delle feste comandate, fosse definitivamente chiuso. Che in sostanza ci fosse una presa d’atto delle lacune da colmare. E in tal senso avevo ritenuto essenziale la figura di un responsabile unico di tutti i cimiteri catanzaresi, strutture di particolare natura per cui sono peraltro garantite specifiche risorse derivanti dall’incasso di oltre 1,3 milioni di euro all’anno mediante le tasse, che oltre a coordinare gli interventi di ordinaria manutenzione avrebbe anche potuto segnalare in maniera tempestiva eventuali disservizi. Che – ha aggiunto – di certo non mancano, anzi in realtà sono all’ordine del giorno. Peccato, però, che sia tutto rimasto lettera morta e a oggi, quando siamo ormai giunti al mese di dicembre, nulla di quanto contenuto nel testo da me elaborato a fine primavera, e sottolineo varato dall’intera assemblea, sia stato messo in pratica. È chiaro, quindi, che le lamentele della gente siano reiterate o, per meglio dire, incessanti. Una circostanza che non può e non deve stupire, considerato come ogni volta ci sia chi fa orecchie da mercante”.

Mirarchi, dopo l’ennesima rimostranza nei confronti del settore comunale preposto veicolata anche attraverso gli organi di informazione, ha concluso ribadendo: “Ricordo a chi dovrebbe tuttavia averlo già ben presente che gli ossari sono gli ambienti in cui vengono raccolti e conservati i resti dei defunti esumati dalla loro sepoltura. Ecco perché mi stupisce non poco che in tempi dominati anche dalla presenza del mostro Covid non ci siano posti negli ossari ovvero si registri una grave disfunzione in una questione di ordinaria amministrazione. Un segnale certamente negativo nella direzione di una risposta efficace a una possibile emergenza. Ecco perché trovo inaccettabile come ci si riduca a questo a causa dell’intempestività degli interventi ad hoc. Fatto che porta tantissimi congiunti di vecchi defunti, mi si passi il termine, a essere in ansia per la mancanza di un luogo di custodia della memoria e di riposo eterno per i loro cari. Senza contare – ha rincarato la dose il consigliere – che bisognerebbe uniformare gli orari di chiusura e apertura di tutti i cimiteri del capoluogo poiché non esistono morti di serie A e serie B. Appare proprio vero, allora, il noto adagio secondo cui unu no sta mparu mancu quandu mora”. Un’amara verità a Catanzaro che mi induce a chiedermi se il dirigente del ramo queste cose le sappia? E se sì, per quale motivo non si interviene? Chiedo dunque al sindaco di intervenire, mostrando come sempre sensibilità, e comunque nel frattempo di non procedere alle estumulazioni finchè non ci saranno posti negli ossari anche perché stamani molta gente era sul piede di guerra per questo motivo. Dal canto mio mi auguro intervenga al più presto e approfitto dell’occasione per spiegare il mio ormai ricorrente non voto delle pratiche in Aula, anche se il mio voto non è chiaramente decisivo per come rimarca qualche collega peraltro quasi sempre assente alle assemblee”.

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