“Noi precari storici della Legge regionale 12/2014 dimenticati da tutti”

"Non riusciamo a capire le motivazioni per cui non si attivino anche per noi i percorsi di contrattualizzazione"

“Abbiamo appreso da fonti certe che domani 10 dicembre 2020, le organizzazioni sindacali saranno convocate in Cittadella per la definizione dei percorsi di stabilizzazione dei precari storici delle leggi 28-8-15 art.7, appartenenti alla medesima legge regionale del precariato storico in cui afferiscono anche quelli della legge 12, ma attualmente messi nel dimenticatoio”. Ad affermarlo in un comunicato stampa gli stessi lavoratori che fanno parte del bacino del precariato storico regionale. “Inoltre – si legge nella nota – la definizione del percorso sarà altresì effettuata per borsisti e stagisti che non hanno alcuna definizione legale di precariato, men che meno storico. Non riusciamo a capire le motivazioni per cui non si attivino anche per noi i percorsi di contrattualizzazione relativi all’appartenenza al bacino del precariato storico di cui alla L.R. 1/2014. Ricordiamo che la presidente Santelli voleva definire la fine del precariato storico regionale. Attraverso la D.G.R. n.273 del 28 settembre 2020, chiaramente espressa negli obiettivi la voce di superamento del precariato storico con voci di somme assegnate a tale scopo e riportate in un verbale tecnico del 14 ottobre 2020 a firma del Direttore Generale del Dip. Lavoro e delle OO.SS. in cui venivano definiti importi e modalità di contrattualizzazione. Dopo la morte del Presidente Santelli il tempo per noi si è fermato. Dobbiamo arrivare al 12 novembre 2020 per avere un decreto definitivo in cui vengono definiti elenchi di ammessi, esclusi e graduatoria ponderata in base alla DGR 420 del 2014. Vogliamo con questo chiedere ufficialmente al Presidente f.f. Antonino Spirlì quale sia il vero motivo che ci esclude dall’avere la dignità che il lavoro dà ad ogni essere umano. Siamo 208 famiglie illuse di aver finalmente, dopo anni di attese, realizzato la fine delle sofferenze. Ora viene fuori il problema dell’ordinarietà o straordinarietà di atti in regime di vacatio in cui la Regione Calabria si trova. La ns storia grida giustizia, le ns sofferenze urlano clemenza a coscienze sorde di contorsionismi tecnici, Crediamo che la volontà politica, tra l’altro manifestata sia dalla maggioranza che dalla minoranza, sia l’unico mezzo idoneo a superare qualsiasi forma ostativa. Presidente Spirlì, noi non ci conosciamo personalmente ma confidiamo nella sua gentilezza d’animo che vediamo trasparire dai Suoi provvedimenti in relazione alle emergenza Covid19. Anche noi siamo in emergenza, solo noi siamo rimasti senza giustizia e senza neanche un sostegno emergenziale come altri stanno ricevendo. Ci appelliamo ad un Suo intervento risolutore e confidiamo nella Sua forza di superare qualsiasi ostacolo in nome di una giusta causa che regali finalmente il sorriso a queste famiglie dopo anni di attese ed una fine annunciata disastrosa. Presidente – concludono i precari nell’accorato appello – siamo madri e padri di famiglia appartenenti ad un’età non più adeguata al sistema imprenditoriale, persone che hanno dedicato il loro tempo e dimostrato l’impegno, negli uffici regionali. AugurandoLe un Buon Natale vorremmo credere che fosse lo stesso anche per noi”.

Lettera firmata