La cantastorie che inneggia ai mafiosi, l’ira di Maccari

L'intervento del presidente nazionale della Federazione Sindacale di Polizia

“Non sentivamo la mancanza di un’altra cantastorie che inneggia ai mafiosi ed a sparare ai poliziotti. Ma se ha pure un “manager” e l’appoggio di pezzi di istituzioni come un sindaco disattento, il ragionamento da fare è quasi scontato: fin quando si può lasciare licenza di esprimersi e di far conoscere personaggetti come questi? Forse dovrebbero emigrare verso lo “stato dell’arte” richiamato anche dalla ormai sorpassata Nannini”. Lo dice in una nota Franco Maccari, vice presidente nazionale della Federazione Sindacale di Polizia.