La replica di Teresa Merante: “Non sono la cantante della malavita”

La donna dice di aver scritto il testo “Il Capo dei capi”, ispirato a Totò Riina, dopo aver visto l’omonima fiction

La cantastorie calabrese, Teresa Merante, non ci sta e con un video sui social risponde piccata alla polemica sollevata sul contenuto dei suoi brani: “Ho letto giudizi e accuse sulla mia persona. Non accetto assolutamente di essere etichettata come la cantante della malavita in Calabria. Canto in dialetto calabrese da quando ero bambina e le mie interpretazioni in musica sono sempre state canzoni d’amore, di aggregazione e di allegria, sulle bellezze della Calabria e anche sul canto di malavita che fa parte della tradizione popolare musicale calabrese sin dagli anni ’70”.

La cantastorie definisce strumentali le accuse che le sono state rivolte. Fa di più. Sottolinea di  aver scritto il testo “Il Capo dei capi”, ispirato a Totò Riina, dopo aver visto l’omonima fiction. Prima della fiction, a dire della Merante, la stessa non conosceva Riina.