Recovery fund, Pitaro propone Osservatorio Next Generation Ue

Bisogna trovare il modo di seguire questo fondamentale dossier che rappresenta l’occasione storica per uscire dalla marginalità economica e sociale

“L’Europa si interessa del Mezzogiorno includendo tra gli  obiettivi del Recovery fund la rimozione dei dislivelli territoriali, pertanto la previsione che gli esborsi, due volte all’anno fino al 2026,  siano condizionati al raggiungimento dei target e con una specifica tempistica costituiscono una garanzia”. Per il consigliere regionale Francesco Pitaro: “Occorre vigilare, soprattutto da questa parte del Paese, affinché, al netto delle divergenze politiche sulla governance del Fondo, l’Italia consideri il Recovery Plan, che al più presto dovrà inviare a Bruxelles per ottenere il prefinanziamento del 13 per cento dei 250 miliardi previsti, come una colossale sfida che dobbiamo vincere. Sia per ricostruire l’economia nazionale, mettendo in campo le riforme di sistema che l’Europa reclama, che per superare il divario di sviluppo Nord-Sud”.

Aggiunge Pitaro: “Dal canto suo, la Regione Calabria, nonostante i limiti di questa fase conclusiva della legislatura, dovrebbe trovare il modo – con regole, metodi e strumenti adeguati – di seguire questo fondamentale dossier che rappresenta l’occasione storica per uscire dalla marginalità economica e sociale”. Sottolinea il consigliere regionale: “Ho proposto l’istituzione di un ‘Osservatorio Next Generation Ue’ composto dalla politica e dai soggetti dello sviluppo per pianificare le necessità strutturali  da finanziare con il Fondo europeo e perché interloquisca autorevolmente con Roma e Bruxelles. Se però questo slancio non è alla portata del momento, la Giunta regionale perlomeno dia un’informativa ai calabresi su quanto fino a qui è stato fatto. Sarebbe opportuno (e il tempo c’è) che l’Assessore competente riferisse in Consiglio regionale su quali azioni sono state messe in campo e quali progetti sono stati inviati al Governo perché ne tenga conto nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.