Celebrata la giornata nazionale del braille

Iniziativa incentrata sull'approfondimento culturale “Non ci vedo…ma ci credo”

La celebrazione della Giornata Nazionale del Braille è per l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti un’emozione difficilmente comprensibile per chi non vive ogni giorno nel buio della cecità, e lo è perché purtroppo seppur l’informazione sia oramai costante e continuativa nel tempo, è usanza comune quella di affacciarsi ed approcciarsi ad un tema specifico solamente quanto ne si ha la necessità impellente.

E’ pur vero però che una costante azione di sensibilizzazione e soprattutto di informazioni in un lasso di tempo che si può definire di medio periodo sortisce l’effetto desiderato ed è così che si può facilmente riassumere la XIV Giornata Nazionale del Braille celebrata dalla sezione catanzarese dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti con la collaborazione dell’Unione Nazionale Italiana Volontari Pro Ciechi di Catanzaro ed il Consiglio Regionale della Calabria dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. Un successo sperato, per alcuni versi inaspettato ma che ha colpito positivamente la compagine catanzarese dell’UICI che ha visto una corposa partecipazione di alunni, docenti e personalità di vario spessore e titolo.

Partecipazione così copiosa da obbligare la commissione esaminatrice del concorso “Sfioro con le dita ed ogni cosa prende vita” a chiedere una proroga per la valutazione degli elaborati presentati perché si è resa necessaria una più approfondita esamina delle numerose partecipazioni.

Un successo quindi, quello della XIV Giornata Nazionale del Braille, celebrata attraverso l’oramai noto approfondimento culturale “Non ci vedo…ma ci credo” che ideato da Luciana Loprete, condotto da Antonella Mascaro e giunto alla sua XIII puntata ha disseminato un approfondito dibattito sullo strumento che ancora oggi, a distanza di 200 anni dalla sua scoperta è un elemento fondamentale nella vita del cieco e del suo approccio alla cultura ed al sapere.

Ad aprire i lavori insieme alla già presidente Luciana Loprete ed alla moderatrice Antonella Mascaro sono stati gli interventi di autorità come l’On.le Wanda Ferro Deputata della Repubblica Italiana che non ha voluto mancare nell’inviare il suo saluto, il già Prefetto di Catanzaro Antonio Reppucci, l’Assessore Regionale alle Politiche Sociali Gianluca Gallo che sempre attento alle tematiche della disabilità ha esposto quelle che sono le azioni in cantiere del suo dipartimento, l’Ass.re Regionale all’ambiente Sergio De Caprio che nell’inviare un suo messaggio di saluto ha auspicato in una inclusione sociale sempre più attenta, la Prof.ssa Anna Maria Murdaca responsabile del corso di specializzazione dell’Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro per docenti di sostegno e che vede la collaborazione anche dell’UICI ed infine ma non per ultima l’ispettrice dell’USR Calabria Prof.ssa Giannicola che ha manifestato la totale disponibilità dell’Ufficio Scolastico a recepire e risolvere le problematiche degli alunni con disabilità visive e plurime e che nel suo intervento in rappresentanza della Direttrice Maria Rita Calvosa si è complimentata per il lavoro costante dell’UICI e per il concorso che ha voluto abbracciare tutti gli alunni della provincia di Catanzaro.  Non hanno fatto mancare inoltre la loro vicinanza e il loro supporto attraverso un messaggio di saluto e di riconoscenza per l’operato dell’UICI sul territorio il Direttore della Banca d’Italia di Catanzaro Sergio Magarelli, il Presidente Avis Regionale Calabria Rocco Chiriano, il Vice Presidente AIA Catanzaro Francesco Minio ed il Presidente UICI Calabria Pietro Testa.

Presenti in veste di relatori sono stati anche i vertici nazionali dell’UICI che nel 2020 ha celebrato il suo primo centenario nonché i massimi esponenti delle più importanti e storiche associazioni italiane che da sempre si occupano di tutti gli aspetti della vita di tutti i ciechi, gli ipovedenti e pluriminorati.

A prendere la parola sono stati dunque il Presidente Nazionale UICI Mario Barbuto che ha informato dell’attenzione del Governo nei confronti della disabilità attraverso la neo Ministra Erica Stefani che ha presenziato alla celebrazione dell’evento promosso dalla Presidenza Nazionale, la Vice Presidente Nazionale Linda Legname che nel suo saluto ha portato a conoscenza delle numerose iniziative realizzate per la medesima giornata su tutto il territorio nazionale e parlando della sua personale esperienza ha richiamato ad una attenzione particolare nei confronti del braille per i soggetti con ipovisione grave quale strumento per preservare il proprio residuo visivo.

Illustri inoltre gli interventi del Presidente del Club Italiano del Braille Nicola Stilla che ha esposto le motivazioni di una legge ad hoc per la celebrazione della giornata e del ruolo del Club nella disseminazione di uno strumento “pensato da un cieco per tutti i ciechi” e che seppur il progresso tecnologico sia sempre all’avanguardia non perde mai la sua specificità, il Presidente della Biblioteca Italiana per Ciechi “Regina Margherita” di Monza Pietro Piscitelli che ho sottolineato l’importanza ancora odierna dell’uso del braille quale strumento poliedrico che facilmente si adotta allo studio di ogni materia che sia essa umanistica o scientifica, il Presidente della Federazione Nazionale della Istituzioni Pro Ciechi Rodofo Masto che nel rimembrare elementi storici della vita del cieco, ha sottolineato l’importanza dell’invenzione del braille nonché la prerogativa di avere un ente come la Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro ciechi che proprio quest’anno compie i suoi primi 100 anni e che nell’interesse di tutti i ciechi si occupi della diffusione della scolarizzazione e della cultura nella vita del disabile visivo auspicando che in un futuro non così lontano anche la Calabria si possa dotare di una istituzione di pari valore, e poi Luciana Loprete docente braille e formatrice che nel suo intervento di apertura ha proposto un breve excursus sulle reazioni dell’opinione pubblica dalla prima celebrazione ad oggi e di come la sezione di Catanzaro si sia sempre battuta per la difesa e la diffusione del braille.

Per quanto attiene tematiche prettamente di carattere tecnico sono intervenuti esperti come la Consigliera Nazionale Annamaria Palummo che ha chiarito la posizione del Braille nei confronti delle persone ipovedenti e richiamando la particolare condizione che lo stesso vive nella sua classificazione di intermezzo tra la cecità assoluta e la normodotazione e Carlo Bruni tiflologo ed esperto informatico che ha concentrato il suo intervento sulle tecnologie assistive per ciechi e ipovedenti e che per il loro uso necessitano di una conoscenza di base del braille.

Infine dal punto di vista dell’esperienza vissuta quale monito per le nuove generazioni sono intervenuti la Presidente dell’UICI Catanzarese Concetta Loprete che ha incentrato il suo intervento in un mix tra esperienza quale musicista cieca e tecnicismo quale docente non solo di musica ma anche di sostegno e che nello esporre i propri contenuti ha rimarcato la poliedricità del braille nell’approcciarsi alle varie esigenze del cieco, divenendo strumento non solo per la lettura e scrittura di un semplice testo ma anche per lo studio della musica, della matematica e di tutte le altre materie oggetto di studi. Interessanti infine i contributi resi dalla Prof.ssa Rosanna Fabiano che ha chiarito quale debba essere il ruolo della scuola nella formazione di un alunno disabile e di Fabio De Dominicis che essendosi affermato nel campo della matematica e dell’informatica data la sua esperienza anche professionale che l’ha visto trasferirsi in Belgio per lavorare con aziende di rilievo internazionale ha voluto lanciare un messaggio ai giovani richiamandoli ad una sempre costante formazione personale.

A concludere il ricco parterre di interventi, che sono stati intervallati da momenti di intrattenimento a cura di alcune bambine socie dell’UICI, di Luciana Loprete, Lidia Travaglio e Mascaro Karol Grazia è stato il Prof. Franco Cimino storico amico dell’associazione che nel ricordare anche il primo concorso realizzato nel suo istituto nell’anno 2017 ha sollevato importanti tematiche legate al ruolo che l’istituzione scolastica deve avere nell’accattivare i giovani verso tematiche così importanti e soprattutto necessarie alla formazione personale di coloro che avranno il dovere di rendere la nostra società sempre di più a misura d’uomo.