“U cinese” non ha mai smesso di spacciare neanche dopo 8 anni di carcere

I poliziotti della Squadra Volante trovano ingente quantitativo di droga in casa sua. Lui ferisce un agente

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    Nel 2011 un’operazione di polizia aveva preso il nome dalle sue caratteristiche somatiche. U cinese, al secolo Sergio Rubino, dopo 8 anni di carcere aveva ottenuto gli arresti domiciliari nel 2019, fino a diventare a tutti gli effetti, un sorvegliato speciale, soggetto a controlli. 

    Dieci anni fa Sergio Rubino era accusato di essere a capo di un’associazione per delinquere dedita al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti nell’area catanzarese, napoletana e del basso Lazio, per un periodo compreso tra il dicembre 2006 ed il febbraio 2009. 

    Dieci anni dopo, gli agenti della Squadra Volante diretta dal vicequestore Giacomo Cimarrusti, della Questura di Catanzaro guidata da Mario Finocchiaro, fanno scattare ancora le manette ai polsi de U cinese. 

    Nel corso di una perquisizione nella sua abitazione, i poliziotti in quanto trovavano 204,60 grammi di hashish e 11 grammi di marijuana, nascosti all’interno di una cassetta di sicurezza in alluminio riposta nella camera da letto.

    Sono stati, inoltre, rinvenuti un bilancino di precisione, intriso di sostanza stupefacente e la somma di € 1.200,00 in banconote di vario taglio.

    Durante l’attività Rubino, al fine di eludere ulteriori controlli, ha opposto resistenza provocando lesioni ad uno dei poliziotti, che i sanitari del Pronto Soccorso hanno prognosticato guaribili in 20 giorni.

    Domani mattina, accompagnato dal suo legale, Antonio Ludovico, l’indagato, dieci anni dopo si presenterà ancora davanti ai giudici per l’udienza di convalida. 

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