Sindacato di Polizia Sap: “Aggredire i poliziotti è diventato un hobby “

"A chi sta bene tanto degrado? A chi sta bene che i cittadini onesti debbano temere comportamenti che il più delle volte sfociano in reati?"

Sabato scorso a Catanzaro, – ricorda un comunicato del sindacato di polizia Sap- nei pressi di viale Isonzo, quartiere ove risiedono numerose famiglie di etnia Rom, divenuto un fortino ed attualmente con un alto tasso di positivi al Covid 19, si è consumata l’ennesima aggressione ai danni di alcuni poliziotti in servizio presso la “Squadra Volante” della locale Questura, intenti a rintracciare un diciassettenne allontanatosi arbitrariamente, a bordo di un’autovettura, da una comunità ove aveva l’obbligo di permanere. Rintracciato, un consistente gruppo di persone ha cercato di impedire ai poliziotti di portare a termine l’attività con l’arresto dei responsabili, ferendo due operatori di Polizia, tra cui una donna. Ad affermarlo è il segretario provinciale di Polizia SAP (Sindacato Autonomo di Polizia) Sergio Riga, che esprime massima solidarietà e vicinanza ai colleghi rimasti feriti, nonché a tutti i colleghi intervenuti.

L’assenza di norme, regole e strumenti: il vero problema

Nonostante la diffusa opinione che tutto ciò possa far parte dei rischi del lavoro – prosegue Sergio RIGA – non ci stiamo ad accettare che tutto questo sia normale e che nonostante le numerose richieste fortemente ed insistentemente sollecitate dal SAP, a livello nazionale, di dotare le forze di polizia di adeguati strumenti come taser, body cam, garanzie funzionali e regole di ingaggio chiare, nulla sia cambiato. I feriti in servizio, vittime di aggressioni, sono troppi!!! Uno ogni tre ore, ed in un momento di forte tensione sociale come quello attuale, riteniamo siano nostro dovere mettere in risalto tali problematiche e continuare a chiedere ciò che tutte le altre Forze di polizia europee già hanno.

Non si può far finta di nulla e demandare tutti i problemi alle Forze dell’ordine senza pensare alle conseguenze. La politica e le Istituzioni tutte, devono fare la propria parte assumendosi ognuno le responsabilità dovute. Occorrono strumenti coercitivi, seri e duraturi, per far comprendere che bisogna vivere civilmente ed avere rispetto per la collettività, invece di aspettare inermi che scappi il morto. Anche se l’aggressione ai poliziotti ormai non fa notizia poiché vista come un fatto del tutto normale, la reazione di difesa da parte delle forze dell’ordine rappresenta sempre un evento drammatico, quando semplicemente il poliziotto o il carabiniere di turno si trova costretto a reagire per difendersi.

È necessario legiferare e creare delle norme ad hoc per la tutela delle Forze dell’ordine in modo da far comprendere a chi è avvezzo a tali comportamenti a farlo desistere. La domanda nasce spontanea: a chi sta bene tanto degrado? A chi sta bene che i cittadini onesti debbano temere quotidianamente certi comportamenti che il più delle volte sfociano in reati? Non si prova un senso di vergogna nell’avallare, anche involontariamente certi comportamenti? I poliziotti e tutte le Forze dell’Ordine ci sono e ci saranno sempre per garantire, soprattutto alle persone giuste, oneste e fragili, sicurezza e legalità.