Gli interrogativi del signor Grillo: le donne che sostengono le donne sanno che purtroppo sono routine

C"Perché non sono stati arrestati? Perché la denuncia viene fatta dopo 8 giorni?” Domande nate da luoghi comuni e stereotipi perpetrati ai danni delle donne

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    La potenza dei media e la possibilità di esprimere il proprio pensiero attraverso essi hanno mietuto vittime e ancora una volta sta accadendo.
    Il Sig. Grillo ha acceso la sua telecamera è ha registrato il suo messaggio valutando, ancora una volta, in maniera personale l’utilità di tale gesto sperando di denunciare, secondo lui, un’ingiustizia nei riguardi di suo figlio.

    “Perché non sono stati arrestati? Perché la denuncia viene fatta dopo 8 giorni?”
    Ebbene noi donne che sosteniamo le donne che subiscono violenza sappiamo bene che quanto chiesto dal Sig. Grillo è routine. Da tempo si denuncia la lentezza della giustizia nel procedere contro uomini che hanno agito maltrattamenti, succede anche quando sono evidenti i segni di una violenza perpetrata nel tempo o quando ancora si chiede alle donne che subiscono violenza sessuale…ma come era vestita?… forse ha lasciato intendere? …e così via.

    È per tale motivo che si parla tanto del fenomeno della violenza, di come contrastarla e di come le normative abbiano dovuto essere aggiornate proprio per le criticità constatate nella loro efficacia al contrasto di tale fenomeno.Ci sono voluti numeri esorbitanti per portare all’attenzione dell’intera società la gravità della violenza di genere riconosciuta finalmente come una violazione dei diritti umani.
    Nonostante tutto ogni giorno, ai telegiornali, passano le notizie di donne uccise dai loro compagni o mariti e che per paura, per vergogna non sono riuscite a denunciare o, ancora peggio, che dopo aver denunciato il loro carnefice proprio per mano di questo hanno perso la vita……per una giustizia che non è stata tempestiva e che non ha agito quella tutela nel nome della quale dovrebbe operare.

    Le donne non vengono credute, spesse volte, anche quando, con tanto dolore, riescono a raccontare nei minimi dettagli l’escalation della violenza che le ha coinvolte fino a catturarle in una spirale che le ha lasciate senza respiro, senza la possibilità di una via d’uscita.
    “Otto giorni prima di esporre denuncia”, per superare la vergogna e le domande che continuano a girare nella testa “ E’ colpa mia,…. forse non ho gridato abbastanza ……. dovevo respingerli con più forza?” domande nate da luoghi comuni e stereotipi perpetrati ai danni delle donne e finalizzati a rinforzare l’idea della colpa in chi ha subito. L’idea di dover ancora una volta giustificare lo stereotipo di un Adamo vittima di una Eva tentatrice.

    Comunicati come quelli del Sig Grillo continuano a perpetrare una vittimizzazione secondaria nei confronti delle donne che con coraggio affrontano e denunciano l’INGIUSTA VIOLENZA subita; consapevoli del tribunale mediatico e sociale a cui vanno incontro sanno di dover essere forti, nonostante siano state ferite a morte, perché la giustizia può essere un lontano miraggio ma la definizione e l’urlo della propria dignità personale non ha prezzo.
    Centro Antiviolenza Mondo Rosa del Centro Calabrese di Solidarietà

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