Carenza organici al Tribunale Catanzaro, la Uilpa scrive ai vertici della Giustizia

Questo appello al potenziamento degli organici, proveniente dall’interno dell’Amministrazione Giudiziaria stessa, costituisce per i Lavoratori stressati da una enormità di carichi di lavoro, per  il Sindacato  e per i Cittadini un autentico grido di dolore

In merito alla gravissima situazione in cui versa il Tribunale di Catanzaro  abbiamo  modo di condividere e sostenere l’ allegata analisi del Dirigente Amministrativo, dalla quale emerge la necessità di una sempre maggiore attenzione  in favore, non solo della generalità degli Uffici Giudiziari della Calabria quanto, anche se non principalmente,  di un baluardo di legalità qual è il Tribunale Civile e Penale del Capoluogo di Regione.  E’ quanto si legge in una missiva inviata da Uilpa a firma del presidente Enzo Cantafio al Ministro della Giustizia.  Attraverso l’unita articolata nota – con la quale il Dirigente  – fra l’altro, cerca nelle ristrettezze, di riorganizzare due Aree Amministrative – è possibile rilevare che è indispensabile il potenziamento concreto e non più virtuale degli organici, ormai in continua consunzione per pensionamenti di vario tipo, distacchi ed utilizzazioni presso altre Amministrazioni.

Comprenderanno  i vertici giudiziari in indirizzo– si legge nella lettera inviata anche al presidente della Corte di Appello, al presidente del Tribunale di Catanzaro e al segretario generale di Uilpa –  che questo appello al potenziamento degli organici, proveniente dall’interno dell’Amministrazione Giudiziaria stessa, costituisce per i Lavoratori stressati da una enormità di carichi di lavoro, per  il Sindacato  e per i Cittadini un autentico grido di dolore al quale questo nuovo Governo e questo nuovo Ministro sono chiamati a rispondere in maniera concreta e determinante.

In buona conclusione, questa è la forte rivendicazione delle necessità istituzionali in favore di uno e non unico importante  avamposto della giustizia in una regione che,  ingiustamente, da  tempo  immemorabile viene abbandonata a sè stessa  mentre la criminalità organizzata dilaga si potenzia e si sostituisce allo Stato a discapito dell’incolpevole  maggioranza di gente perbene che crede nella giustizia. Il Sig. Ministro, vanto dell’intero Paese per la straordinaria professionalità di grande  costituzionalista, è nelle condizioni e nelle speranze della gente dell’intero Mezzogiorno quell’autorevole esaminatore  e risolutore, con  fatti concreti di un pieno e puntuale funzionamento della macchina della Giustizia; e ciò considerando che,   in un Paese  come l’Italia unito da oltre 150 anni, non è più possibile proseguire in una deleteria politica di rinvii, bighellonando sulla prescrizione o su misere problematiche di compatibilità per unici e gretti scopi elettoralistici e di potere economico.

 La fiducia rimane massima nell’esame e nella risoluzione dei problemi sopra esposti, mentre è gradita l’occasione per ringraziare per l’attenzione e per quanto sicuramente sarà affrontato in favore del Tribunale di Catanzaro e della generosa gente di Calabria.