Contratti Sant’Anna, Costanzo: “Condizioni Asp? Quasi un ricatto”

Il Ministero dell’Interno non può restare inerte e non può non tenere nel giusto conto un documento firmato da tutti i Consiglieri comunali del Capoluogo

Se davvero l’Asp pone come “condizione occulta” per sottoscrivere i contratti con il Sant’Anna Hospital le dimissioni dell’attuale CdA della struttura – circostanza che è stata autorevolmente confermata negli ambienti comunali – ci troveremmo di fronte ad una indebita ingerenza dei commissari su dinamiche aziendali private. Oppure è una delle tante boutade alle quali ci ha abituato il sindaco Abramo in questi anni. In entrambe i casi ciò è paradossale e ci rifiutiamo di crederlo. Ma se così fosse gli “uffici” dell Asp asseconderebbero in tal modo manovre poco chiare, costringendo con il proprio ostruzionismo alle dimissioni l’attuale management. Ci rifiutiamo di crederlo, ma anche pezzi della politica locale con interessi imprenditoriali sarebbero favorevoli a questa “soluzione”. Chiamarlo ricatto forse è eccessivo, ma non siamo distanti dal concetto. E’ quanto si legge in un comunicato stampa di Sergio Costanzo. 

“Se questo è il quadro, ovviamente tutto da verificare, vuol dire che il futuro del Sant’Anna Hospital è davvero appeso ad un filo”.

Il ruolo dei commissari diventa sempre più inquietante e pertanto assume una straordinaria importanza la richiesta unanime che è venuta dal Consiglio Comunale di una rimozione della triade commissariale.

Il Ministero dell’Interno non può restare inerte e non può non tenere nel giusto conto un documento firmato da tutti i Consiglieri comunali del Capoluogo. Ne tengano conto anche i tre commissari che non godono della fiducia del Comune di Catanzaro e non possono restare attaccati ad ogni costo alle loro poltrone. Il sindaco Abramo e il presidente del Consiglio comunale Polimeni facciano il loro dovere e notifichino la mozione approvata ai diretti interessati e ai Ministeri competenti dell’Interno e della Salute. Non si facciano complici delle incomprensibili manovre che si stanno giocando sulla pelle dei malati, dei lavoratori, dei cittadini e dell’attuale proprietà che non può essere ritenuta responsabile di eventuali errori del passato.