Appalti e incarichi, la Cassazione dichiara inammissibile il ricorso della Procura
Dopo l'annullamento dell'ordinanza da parte del Riesame, il pm aveva chiesto il ripristino delle misure cautelari nei confronti del sindaco di Olivadi, Nicola Malta, e dell’ex responsabile dell’Ufficio tecnico di Palermiti, Ubaldo Valentino. La quinta sezione dà ragione agli avvocati
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La quinta sezione della Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dalla Procura di Catanzaro relativamente alla decisione del Tribunale del Riesame che, nello scorso mese di novembre, non aveva ravvisato la gravità indiziaria nei confronti del sindaco di Olivadi, Nicola Malta, e nei confronti dell’ex responsabile dell’Ufficio tecnico di Palermiti, Ubaldo Valentino (relativamente a sei capi di imputazione), coinvolti nell’indagine “Urbi et Orbi” condotta dai carabinieri della sezione di Pg della Procura di Catanzaro.
Ai giudici di piazza Cavour, il sostituto procuratore Veronica Calcagno aveva chiesto l’annullamento dell’ordinanza del Tdl e il conseguente ripristino della misura applicata a ottobre 2020, ovvero il divieto di dimora per Malta e i domiciliari per Valentino.
Il Procuratore Generale, in sede di requisitoria, aveva chiesto l’accoglimento del ricorso. Gli Ermellini, dal canto loro, hanno abbracciato la tesi dei difensori di Malta (avvocati Giovanni Caridi e Domenico Cortese) e di Valentino (avvocati Vittorio Ranieri e Felice Siciliano) che avevano invocato sin dall’inizio l’inammissibilità del ricorso della Procura, chiedendo in seconda battuta il rigetto.
Secondo l’ipotesi accusatoria, Malta e Valentino avrebbero prima turbato la procedura selettiva per l’affidamento in regime di somma urgenza di lavori di manutenzione straordinarie di immobile e strutture di proprietà comunale attraverso la revoca della determinata della selezione a cui avevano partecipato due imprese. Subito dopo, il Comune ha affidato i lavori direttamente ad una delle due imprese che aveva partecipato alla gara e di proprietà di Fabrizio Vito Paparazzo (indagato nella vicenda).
Nei confronti di Valentino, poi, la Procura aveva chiesto l’annullamento dell’ordinanza del Riesame che aveva fatto cadere la gravità indiziaria anche per altri capi d’imputazione.