Imprenditore e commercialista complici in un’estorsione. Entrambi condannati

Era stato costretto a chiudere ed andare via. Accolte le tesi difensive del legale Michele Gigliotti

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Ha chiuso la sua azienda, ha lasciato la Calabria. Ma non si è arreso. Sostenuto dalla sua famiglia e legalmente dal suo avvocato Michele Gigliotti, oggi l’imprenditore Antonio Pettinato ha vinto la sua prima battaglia davanti al tribunale di Lamezia che ha condannato Giuliano Caruso e Gianfranco Antonello Muraca di Lamezia Terme, rispettivamente imprenditore e commercialista, riconoscendo loro le condotte di tipo usuraio perpetrate contro Pettinato.

Raggiri ben orditi, secondo i giudici che hanno accolto le risultanze investigative del gruppo della Guardia di Finanza di Lamezia, che in verità nascondevano una vera e propria estorsione. I due indagati sono stati condannati a 2 anni e 8 mesi e ad 1 anno e quattro mesi. A ciò si aggiunga che durante il processo Pettinato fu avvicinato, gli furono offerti 180.000 euro “per sistemare le cose”. Nel dispositivo della sentenza è stata riconosciuta all’imprenditore una provvisionale di 50.000 euro a fronte del risarcimento chiesto dal legale Michele Gigliotti.

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