Pitaro: “Tardano ancora le soluzioni concordate per risolvere il problema del 118

Le nuove sollecitazioni del presidente regionale: è necessario che l’Accordo Integrativo Regionale, e in particolare l’articolo 29, venga emendato

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    “Non danno seguito agli impegni pubblicamente assunti e trattano vicende che incidono sulla vita delle persone come ordinarie pratiche burocratiche da evadere con tutta calma. Non si smuovono neanche dinanzi a questioni come le vicissitudini del personale del 118 delle province di Catanzaro e Crotone”.

    Lo dice il consigliere regionale Francesco Pitaro dopo aver partecipato il 27 maggio alla Cittadella regionale a un incontro tra una delegazione di medici del 118 (composta dal coordinatore 118 dell’Asp di Catanzaro dottor Francesco Conca, dal dottor Saverio Ferrari, dal dottor Francesco Lupia e dalla dott.ssa Francesca Cortese) con il direttore generale del Dipartimento Salute Giacomo Brancati e Vittorio Prejanò dirigente del Dipartimento.

    “Ancora non si hanno segnali di alcun intervento risolutivo del problema – continua Pitaro – né si capisce perché tanta ostinata alzata di muri, che se non configura reati è perlomeno immorale. Ci sono comunità intere a cui, dopo le dimissioni di 25 medici, non viene garantito un servizio sanitario efficiente e che sono quotidianamente soggette a rischi altissimi. Davvero una situazione del genere non richiede la massima attenzione dei decisori pubblici?” Spiega il consigliere regionale, che sull’argomento dopo l’incontro alla Cittadella ha inoltrato un’istanza al Presidente della Giunta regionale, al Commissario ad acta e al Direttore generale del Dipartimento Salute: “L’articolo 29 dell’Accordo Integrativo Regionale prevede in favore dei medici dell’E.S.T. l’erogazione di un’indennità, che tuttavia è stata bloccata dalle Asp di Catanzaro e di Crotone in seguito a un’interpretazione errata del suddetto articolo.

    Pertanto è necessario che l’Accordo Integrativo Regionale, e in particolare l’articolo 29, venga emendato e precisato per scongiurare applicazioni fuorvianti che ledono la dignità dei medici dell’emergenza sanitaria territoriale che svolgono una tipologia di servizio altamente usurante. La previsione certa dell’indennità consentirebbe inoltre di rimpinguare il personale delle postazioni 118, che sono ad oggi incredibilmente prive di medici. Per poter raggiungere questo indispensabile obiettivo – conclude il consigliere regionale – è opportuno convocare con sollecitudine un tavolo con tutte le parti per esaminare la richiesta, con contestuale avvio del relativo procedimento, e per raggiungere in tempi rapidi un esito positivo. Tuttavia, da quando c’è stato l’incontro e nonostante l’istanza non è successo nulla. E il silenzio non esonera da responsabilità, anzi, qualora accadessero eventi drammatici”.

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