Controvento: “51 anni fa Catanzaro non scippò il capoluogo a nessun altro territorio”

Già nel 1949 un’apposita commissione governativa aveva identificato il Capoluogo Calabrese: è bene che si studi a scuola

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A 51 anni della consacrazione di Catanzaro Capoluogo della Regione Calabria – scrive l’associazione  Controvento – è opportuno rispolverare i libri di storia. Capita spesso, infatti, di leggere tante leggende metropolitane in merito all’assegnazione del ruolo guida della Calabria alla città di Catanzaro. E’ bene ricordare che non ci fu nessuno “scippo” a nessun altro territorio, tutt’altro… . Catanzaro, così come ha ben cristallizzato l’indagine della commissione Donatini – Molinaroli, ha sempre rivestito il ruolo di Capitale della Regione. Già nel 1949 un’apposita commissione governativa aveva identificato in Catanzaro il Capoluogo Calabrese.

La relazione Donatini-Molinaroli, dopo aver esaminato a lungo la situazione delle città di Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria, concluse (questo è solo un brano della relazione): «Nella sequela di eventi maturatisi nell’ambiente storico tradizionale esaminato, le tre Calabrie si sono venute a presentare alla nuova Italia con uno stato di fatto che per la genesi della sua evoluzione incontrastata poteva ritenersi legittimo e che comunque non era contestato. E lo stato di fatto era che le 3 Calabrie delle provincie napoletane si presentavano come la nuova Calabria con una unica sede di Corte di Appello in Catanzaro. Già dall’Unità, quindi, Catanzaro veniva a considerarsi capoluogo della Regione in quanto tale dignità è sempre stata segnata dalla presenza del massimo organo della giustizia giurisdizionale. Anche per importanza militare già allora Catanzaro superava le altre province come sede del Comando della Divisione Militare Territoriale per tutta la Calabria, dipendente del Gran Comando del 6° Dipartimento militare di Napoli. Ancora nel 1917 Catanzaro era sede della 22° Divisione militare (che era la seconda delle due divisioni del XI Corpo di Armata di Bari) e comprendeva i distretti militari di Catanzaro, Reggio, Cosenza e Castrovillari, e tutti i circondari calabresi.

Catanzaro era pure sede dell’Ospedale Militare Divisionale di 2 classe con succursale in Cosenza, sede del Tribunale Militare Territoriale per la Calabria e sede della XP Legione CC. RR. unica per la Calabria. Alla sede di tali uffici di carattere regionale inerenti alla Amministrazione della giustizia, della difesa, e della Pubblica Sicurezza, Catanzaro aggiunse via via gran numero di altri uffici regionali sicché attualmente in quel capoluogo funzionano può dirsi tutti gli uffici regionali di ogni branca dell’Amministrazione dello Stato e vi fanno capo numerosi altri enti pubblici e di interesse pubblico a carattere regionale. Fra i più importanti si ricordano  l’Avvocatura distrettuale dello Stato, l’Archivio regionale notarile e tutti gli organi della giustizia connessi con la Corte d’Appello, il Provveditorato alle Opere Pubbliche per la Calabria, il compartimento per la Calabria dell’Anas e servizi connessi, l’Ispettorato Compartimentale agrario, l’Ispettorato regionale della motorizzazione Civile, il Comando Circolo Guardie di Finanza, la Commissione medico legale per le pensioni di guerra, il Centro regionale telegrafico, la Direzione Esercizio delle Ferrovie calabro-lucane e tanti altri elencati»

A tal proposito ci rivolgiamo al Presidente Spirlì in quanto sarebbe importante che tutta la relazione Donatini – Molinaroli venga ristampata e studiata nelle scuole calabresi, per evitare, appunto, che leggende metropolitane continuino a genere false verità storiche che fanno solo male alla Calabria.

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