Gratteri ospite del MGFF: “A dicembre sarà pronta la nuova procura e il chiostro sarà fruibile per concerti” fotogallery

Tanti i temi trattati dal Procuratore: dalla riforma Cartabia, alla storia della 'ndrangheta

Ha dialogato con il pubblico il Procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri ospite speciale della quinta serata del Mgff, dove per l’occasione è stato premiato dal Prefetto Maria Teresa Cucinotta con la Colonna d’oro del maestro orafo Michele Affidato. Insieme al giornalista Antonio Capellupo ha toccato importanti temi che riguardano il suo lavoro quotidiano sul territorio calabrese dopo una meritatissima standing ovation da parte dei presenti. Il Procuratore ha parlato dell’ eccellente qualità degli investigatori presenti sul territorio nel quale opera: “Su Catanzaro abbiamo il meglio e a breve ci sarà un nuovo ricambio di forze. Il nostro è un impegno costante che ha portato risultati importanti e inimmaginabili”.

Generico agosto 2021Nicola Gratteri

Il focus si è spostato poi sulla sbagliata narrazione che si è fatta e si continua a fare della ‘ndrangheta: “C’è chi dice che una volta c’era la mafia buona, mentre quella cattiva fa parte del presente. Non è vero e chi lo dice sbaglia, perché è sbagliato narrare che la ‘ndrangheta di una volta ha fatto solo qualche sequestro mentre invece uccideva donne, bambini e intere famiglie”.

E analizzando il concetto di paura Gratteri ha voluto sottolineare che la paura non può e non deve prendere il sopravvento: “Con la morte uno ci deve ragionare, non si può fare altro che andare avanti. Bisogna stare attenti ma serve arrivare all’obiettivo – ha aggiunto – Il coraggio non si vende al supermercato, ma se uno decide di fare questo mestiere e viene in Calabria, se fa bene il suo lavoro sa che rischia”.

È intervenuto poi sui lavori di ristrutturazione della Procura di Catanzaro, – che sarà pronta a dicembre – sottolineando che con costanza segue l’evolversi dei lavori, facendo personalmente i sopralluoghi :”Me ne intendo di edilizia, a 15 anni portavo sulle spalle mattoni e sacchi di cemento. Sull’argomento ha poi aggiunto che gli uffici della procura saranno altamente tecnologici, mentre la parte del chiostro presente nell’edificio manterrà la sua originaria e storica struttura, divenendo fruibile nei weekend per concerti ed incontri per come previsto dalla convenzione con gli usi civici.

Sulla riforma Cartabia ha infine detto: “Questa riforma Cartabia ci ha un po’ ammaccato. Siamo dispiaciuti e preoccupati. Come cittadini prima che come magistrati. Spero che col tempo e a freddo – ha aggiunto – ci sia la  possibilità di spiegare meglio, di non rassegnarsi. Sicuramente io non mi fermerò, non mi rassegnerò”.

Per concludere, Gratteri e Capellupo si sono soffermati sul ruolo educativo del cinema che spesso interviene per veicolare messaggi di legalità tra le giovani generazioni e che può essere da supporto al quotidiano impegno degli uomini a servizio della giustizia: “Parlare della mafia a scuola è importante, con Nicaso lavoriamo sulle giovani generazioni, le scelte di campo si fanno fin da bambini, spesso le famiglie di oggi trascurano i bambini, quando invece è importante spiegare loro i rischi e dialogare per andare in profondità.”