Incendi, Proscia (Confesercenti): la peggiore devastazione del paesaggio che si ricordi

"Ora servono efficienza, competenza, manutenzione, prevenzione"

I danni causati dagli incendi in Calabria -scrive  Tony Proscia Responsabile settore Turismo Confesercenti Area Centrale Calabria- hanno provocato una serie di ripercussioni negative sulla nostra regione, che si trova nuovamente sulle prime pagine nazionali non per vedere esaltate le bellezze dei suoi mari, delle sue montagne, della sua storia ed arte millenaria, bensì per una serie di gravissime negatività.

Nell’ultima settimana si è assistito alla peggiore devastazione del paesaggio che si ricordi:  un’enormità di bellezze naturali dal valore inestimabile sotto il profilo turistico e naturalistico, alcune recentemente entrate nel patrimonio Unesco, è stata cancellata; a ciò si aggiunga il danno economico che ha colpito settori economici operosi e caratteristici dei nostri luoghi.

Il turista che giunge nella nostra Regione lo fa nella maggior parte delle volte perché attratto in prima battuta dal mare, dalle spiagge, dai paesi costieri caratteristici, dal buon cibo; per poi rimanere stupito dalla vastità di verde che la Calabria offre al suo interno, con le sue montagne, le sue foreste di conifere, faggeti, querceti e tutto il meglio che la natura abbia potuto regalare a questa splendida terra. Oggi, purtroppo, buona parte di questi meravigliosi luoghi si trova sotto attacco da parte dei più spregevoli nemici nostrani: delinquenti, ignoranti senza cultura e amore per la propria terra.

Il nostro odiato nemico per poter coronare con successo il suo intervento distruttivo ha bisogno di una serie di aiuti che involontariamente gli vengono forniti dall’approssimazione, dalla mancanza di prevenzione, dall’inefficienza dei numeri di utilità’ pubblica quali soprattutto il 1515 che avrebbe potuto evitare pubblicità sui media ed essere più efficiente nel dare risposte a chi chiede aiuto. La Calabria nella settimana in corso ha subito attacchi pesantissimi nel Parco nazionale d’Aspromonte, su tutta la fascia delle Serre Ioniche Catanzaresi, sulle montagne del Reventino, sulla  Sila. Anche il capoluogo di regione ha avuto danni mai registrati in precedenza: la Pineta di Siano, 700 ettari che rappresentavano il polmone verde di Catanzaro, è andato completamente in fumo; al suo interno, gravi danni anche al caratteristico “Museo delle Carrozze“. La città è stata assediata dalle fiamme anche nel suo bellissimo Parco-Museo della Biodiversita’ Mediterranea, con tre successivi attacchi da parte del gruppo di criminali. Stessa sorte è toccata a luoghi caratteristici della provincia come le Valli Cupe e le Cascate del Campanaro. 

L’elenco delle criticità è lungo, ma quello delle eccellenze che la natura ci ha regalato è molto più grande ed incommensurabile. Si deve pertanto guardare avanti e fare esperienza sulle negligenze, errori e tante superficialità che hanno contribuito a provocare questi danni. In altri luoghi della regione, ci sono state persino perdite di vite umane. Una tragedia incredibile.

Oggi si devono mettere immediatamente in campo tutti gli strumenti basilari per fare prevenzione, manutenzione e corretta gestione del patrimonio boschivo presente sul territorio.  Si cominci a destinare risorse per insegnare sin dalle scuole primarie ai nostri figli che la Calabria è la regione più bella del mondo e che va amata sempre e comunque . La prevenzione deve essere l’investimento prioritario usufruendo anche delle tecnologie fornite dai droni per fare il controllo dei luoghi,  da associare alle squadre di volontari. Infine una preghiera: i telefoni di emergenza rispondano! Chi si rivolge a essi lo fa perché mosso dal bisogno; chi è preposto a quel servizio sappia che dovrebbe trovarsi in un avamposto dell’efficienza e non del menefreghismo.