Tragedia di Satriano, associazione Bios: “Gestione vergognosa del randagismo”

"Gravi colpevoli inadempienze delle Istituzioni preposte, anche l'arcaica e spesso barbara  pastorizia meridionale, sforna una miriade di malcapitati cani da pastore non vaccinati, non sterilizzati, tenuti allo stato brado"

Nel ribadire l’ovvia solidarieta’ alla famiglia della vittima ed il dolore per l’orrenda uccisione di una giovane,scrive l’associazione animalista Bios e in particolare il presidente Maria Teresa Stinchi–  è doveroso esprimere talune considerazioni riguardo la vicenda ed un’analisi sommaria delle possibili cause, cioè la gestione vergognosa del randagismo in Italia ed in particolare in Calabria, dove i Comuni completamente assenti ed indifferenti erogano cospicue cifre prelevate dalle nostre tasse per foraggiare enormi strutture nelle quali il Servizio Veterinario Pubblico consente la detenzione di migliaia di randagi costipati per sempre in gabbie e cemento, forieri d gravissimi disagi per gli animali e situazioni disperate sia dal punto di vista igienico sanitario, che di inquinamento ambientale.

Tutta l’organizzazione non ha per scopo come prevede la Legge il benessere degli animali ed il rispetto per le esigenze della cittadinanza, bensì il profitto. Comuni e Veterinari pubblici da 30 anni in dispregio alla vigente normativa in materia, eludono la soluzione del problema, non sterilizzando le centinaia di migliaia di randagi, dando vita a diverse possibilità speculative utilizzate anche da nuovi gruppi pseudo animalisti che la fanno da padrona accaparrandosi cani di ogni sorta per trasporti illeciti e lucrosi.

Di conseguenza tutte le gravi colpevoli inadempienze delle Istituzioni preposte, anche l’arcaica e spesso barbara  pastorizia meridionale, sforna una miriade di malcapitati cani da pastore non vaccinati, non sterilizzati, tenuti allo stato brado senza affetti ed indispensabili rapporti appropriati con i padroni. I veterinari pubblici che sembrano godere di totale impunita’, ben si guardano dal censurare tali trattamenti: cani malati, cucciolate uccise e via dicendo. Da questo quadro sconfortante nasce la tragedia.