Rete di associazioni per aiutare il territorio: nuove azioni dopo Siano

Il programma redatto da un gruppo di giovani spronati da Alfredo Moniaci

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Cosa posso fare per il mio territorio, per curarlo e restituirgli la dignità che merita?  A questa domanda ha cercato di darsi una risposta  Alfredo Moniaci, dopo l’iniziativa “Un fiore per ogni Albero” di giorno 25 agosto lanciata per raccogliere le diverse sensibilità sul tema del patrimonio naturalistico della città e immaginare un progetto di recupero della Pineta di Siano e dopo aver incontrato l’assessore all’ambiente Lea Concolino. In riunione con i referenti di diverse associazioni e circoli del catanzarese, tra i quali Ludovica Iemme presidente del “Leo Club Catanzaro Rupe Ventosa”, Giuseppe Borelli Past President del “Rotaract di Cropani”, Massimiliano Capalbo imprenditore ed Ideatore di “Orme nel Parco”, Donato Reina Presidente del “Rotaract di Catanzaro”, Anna Petruzza Architetto e Co-Founder “Retrobottega Design”, Gaia Bertolino Capogruppo “FAI Giovani Catanzaro”, Gaetano Reina, Lorenzo Sergi e Walter Rottura Dottore Forestale, è stata delineare una strategia di azione concreta da realizzare nel breve periodo.

“Gli interventi nella Pineta di Siano, per ovvie ragioni di carattere botanico e amministrativo, non potranno vedere la luce prima di un anno e mezzo / due, ma questo drammatico evento ha suscitato in noi un senso di responsabilità nei confronti della nostra città e del suo verde. A tal proposito abbiamo dunque intenzione di agire immediatamente in due direzioni attraverso iniziative concrete e realizzabili nel breve termine: vogliamo appoggiare l’iniziativa appena lanciata dall’assessorato all’ambiente, chiamata “adotta un’aiuola” e di contribuire alla sua promozione e diffusione per accelerare il processo di miglioramento del decoro urbano della città;   abbiamo intenzione di organizzare alcune iniziative di bonifica di alcune aree della provincia di Catanzaro, divenute ricettacolo di rifiuti, che andremo a breve ad individuare e ripristinare”.

“Proprio questa mattina insieme ad un responsabile della Sieco S.p.a. abbiamo effettuato un primo sopralluogo.   Per coordinare l’organizzazione di queste iniziative abbiamo pensato, a differenza di chi agisce in maniera individuale, di operare in rete proprio come fanno le piante, raggruppando un insieme di associazioni e privati che uniranno le proprie forze per il raggiungimento di un obiettivo comune: la tutela e la valorizzazione del nostro patrimonio naturalistico. Questo significa restituire ai cittadini la possibilità di fruire di spazi naturali non inquinati, con l’intenzione di mantenerne nel tempo la tutela e la vigilanza.  Una rete costituita da giovani attivi già in altre associazioni, comunità di persone consapevoli che vogliono realizzare insieme un cambiamento attraverso azioni semplici e concrete e che io definisco “comunità del cambiamento”, che ha deciso di agire assieme attraverso l’associazione chiamata Boschi Nostri, specializzata nella tutela e valorizzazione del patrimonio naturalistico calabrese”.

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