Usura, estorsioni e droga tra Catanzaro e Crotone, l’8 novembre l’udienza preliminare per i 20 indagati: per loro richiesto il rinvio a giudizio

Coinvolto anche un noto DJ della costa jonica

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Era lo scorso mese di marzo quando i Carabinieri del Comando Provinciale di Catanzaro hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della locale Procura della Repubblica-Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di soggetti appartenenti alla locale di ‘ndrangheta di Cutro e San Leonardo di Cutro, ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di associazione di tipo mafioso, usura, estorsione ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone, tutti reati aggravati dal metodo mafioso.

L’indagine era stata condotta dai Carabinieri della Compagnia di Sellia Marina, e ha preso avvio da due atti intimidatori consumati il 13 novembre 2018 in danno di altrettanti esercizi commerciali di Sellia Marina, davanti ai quali erano state posizionate delle taniche di benzina, ed è stata sviluppata attraverso indagini tecniche, servizi di osservazione e pedinamento, accertamenti patrimoniali e l’assunzione a sommarie informazioni delle persone offese.

“Big bang”, tredici arresti per usura ed estorsione. Operazione dei Carabinieri coordinata da Dda Catanzaro

 

Il prossimo 8 novembre gli indagati compariranno davanti al Gip per l’udienza preliminare. Per tutti gli indagati c’è stata la richiesta di rinvio a giudizio.

 

Gli indagati

Il Dj fulcro dell’attività usuraia, il pizzo pagato dal 1976 e i regali di Natale, Pasqua e Ferragosto. La paura e il coraggio di chi ha denunciato

Alfonso Mannolo (82 anni difeso da Gregorio Viscomi e Lorenzo Manfro), di Cutro; Pietro Scerbo (74 anni difeso da Luigi Falcone e Francesco Gambardella), di Cutro; Mario Scerbo (43 anni – difeso da Luigi Falcone e Francesco Gambardella), di Cutro, il dj Andrea Martino Sirelli (43 anni difeso da Domenico Pietragalla e Nicola Tavano), di Sellia Marina; Volodymyr Nemesh (32 anni difeso da Pietro Mancuso e rosina Levato), ucraino; Mario Falcone (67 anni difeso da Giuseppe Fonte), di Cutro; Leonardo Falcone (57 anni Giuseppe Fonte e Salvatore Iannone), di Cutro; Leonardo Curcio (52 anni difeso da Francesco Severino e Salvatore Iannone), di Cutro; Leonardo Trapasso (52 anni difeso da Luigi falcone), di Cutro; Tommaso Trapasso (43 anni difeso da Giuseppe Fonte e Luigi falcone), di Cutro; Salvatore Macrì (53 anni difeso da Antonio Lomonaco), di Cropani; Antonio Scicchitano (49 anni difeso da Gregorio Viscomi), di Botricello; Giuseppe Talarico (36 anni difeso da Giovanni Merante e salvatore Zoleo ), di Catanzaro.
Dante Mannolo (53 anni difeso da Maria Claudia Conidi), di Cutro; Pietruccia Scerbo (46 anni Maria Karen Garrini), di Cutro; Marco Falcone (43 anni Giuseppe Fonte), di Cutro; Moreno Bertucci (50 anni difeso da Pietro Mancuso), di Sellia Marina; Giuseppe Capicotto (47 anni difeso da Francesco Gambardella e Gianluca Careri), di Catanzaro; Egidio Zoffreo (49 anni difeso da Luigi falcone), di Cutro; Giovanni Zoffreo (27 anni Antonio Viscomi), di Botricello; Fabio Mannolo (35 anni difeso da Luigi falcone), di Crotone

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