Il paradosso della cabina elettrica di Parco Genziana

La denuncia di un residente: "L'Enel occupa abusivamente uno spazio di nostra proprietà ma fuori non abbiamo illuminazione. Per noi problemi di sicurezza e salute"

E’ curiosa la situazione che si trovano a vivere, ormai da anni, novanta famiglie residenti a Parco Genziana nel quartiere Materdomini di Catanzaro.

Completamente al buio le vie tra gli stabili abitati, con i problemi di sicurezza che ne conseguono, e una cabina Enel che si trova, a detta dei residenti, dove non dovrebbe: “La società elettrica occupa abusivamente lo spazio di nostra proprietà – ha detto V.L. – circa 20 anni fa abbiamo acquistato dall’Aterp gli appartamenti in cui viviamo e siamo divenuti anche i proprietari dello spazio comune ancora oggi occupato dall’Enel. Il disagio dovuto ai rumori e alle vibrazioni della cabina è notevole – ha proseguito – io ho dovuto abbandonare la mia camera da letto perché non riesco a riposare e temo per la mia salute a causa delle onde elettromagnetiche. La cabina prima alimentava solo poche famiglie del parco Genziana, ora probabilmente ne serve mille o più.”

V. L. prosegue palesando il paradosso: “Noi all’esterno non abbiamo illuminazione perché l’Enel non può darci luce, in quanto proprietà privata dovremmo fare un contratto – ha spiegato –  loro invece abusivamente occupano il nostro locale. Così non va, è un problema di sicurezza, mi chiedo se è lecito avere una cabina Enel in uno stabile abitato da famiglie? E soprattutto che la cabina sia lì illegittimamente? Mi guardo intorno e vedo tante cose che non vanno bene, ci sono ad esempio danni all’asfalto dovuti agli allacci fatti dalla società negli anni e dei cavi  apparentemente non in sicurezza, insomma la situazione è critica. Quando ancora dovremo sopportare tutto questo? Da oltre un anno è stato, inoltre, identificato da parte dell’Amministrazione comunale il luogo dove dovrebbe essere spostata la cabina – ha concluso – si trova sulla carreggiata limitrofa all’area di pertinenza dello stabile e non pregiudica la sicurezza della viabilità. Perchè ancora lo spostamento non è avvenuto?”