Operazione Brooklyn: al via da domani gli interrogatori di garanzia per gli indagati

Intanto  è già all'opera a Catanzaro, il consulente tecnico nominato dalla Procura per stabilire lo stato delle condizioni del ponte

Sono stati fissati per domani i primi interrogatori di garanzia per gli indagati dell’operazione denominata BrookLyn delegata dalla Dda alla Guardia di finanza e che ha portato all’arresto di quattro persone e al sequestro del Viadotto Bisantis detto ponte Morandi di Catanzaro e della Galleria Sansinato.

Il giudice per le indagini preliminari ha fissato per la tarda mattinata di venerdì quello di Eugenio Sgromo, difeso dagli avvocati Massimiliano Carnevale e Francesco Gambardella, Sebastiano Sgromo difeso dai legali Massimiliano Carnovale e Giuseppe Fonte e Michele Marinaro difeso dall’avvocato Aldo Ferraro.

Tutti e tre sono in carcere Intanto  è già all’opera a Catanzaro, il consulente tecnico nominato dalla Procura, guidata da Nicola Gratteri, per stabilire lo stato delle condizioni del ponte Morandi di Catanzaro oggetto da ieri di sequestro probatorio con facoltà d’uso. A confermarlo è il generale Dario Solombrino, comandante provinciale della Guardia di finanza di Catanzaro.

“Nel momento in cui ha disposto il sequestro probatorio – afferma Solombrino – sia del ponte che della galleria del Sansinato, che è un altro tratto della statale oggetto dell’appalto, la Procura ha anche concesso la facoltà d’uso. E questo già deve rassicurare l’utenza sul fatto che non vi sono assolutamente problemi per quanto riguarda la libera circolazione. Adesso il consulente tecnico dovrà fare tutte le verifiche e i rilievi del caso”.

Le indagini dei finanzieri, che coinvolgono anche un ingegnere dell’Anas, Silvio Baudi, e un geometra Gaetano Curcio, entrambi interdetti dalla professione rispettivamente per sei e nove mesi, hanno portato all’arresto di due fratelli imprenditori Eugenio e Sebastiano Sgromo, dell’ispettore della Guardia di finanza Michele Marinaro (52), che sono finiti in carcere e di Rosa Cavaliere (54), collaboratrice dei due imprenditori, l’unica ai domiciliari.

La donna è risultata l’intestataria di comodo delle società create dagli Sgromo, una delle quali la Tank è quella che si è aggiudicata i lavori di manutenzione straordinaria per il ripristino del calcestruzzo del ponte Morandi e di rifacimento dei muri di contenimento di un tratto della Strada statale 280 “dei Due Mari”. Per risparmiare sui costi, i responsabili della società, come emerge dai contenuti di alcune intercettazioni tra addetti ai lavori agli atti dell’inchiesta, avrebbero utilizzato consapevolmente un tipo di malta scadente.