Torna in carcere Giancarlo Pittelli
Violati i domiciliari, ha scritto una lettera alla Carfagna
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Torna per la terza volta in carcere Giancarlo Pittelli.
L’aggravamento della misura dei domiciliari è stato notificato ieri all’avvocato penalista ed ex parlamentare catanzarese imputato nel maxi processo Rinascita Scott ed è stato disposto dal collegio del Tribunale di Vibo Valentia.
Secondo i giudici Pittelli avrebbe infatti cercato ‘di incidere sul regolare svolgimento del processo’: al provvedimento viene allegata la lettera che l’avvocato avrebbe scritto al ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna a cui avrebbe chiesto di aiutarlo – Pittelli ‘ha trasgredito consapevolmente – si legge – le prescrizioni impostegli con i domiciliari nella parte in cui si fa divieto di colloquiare o comunicare, anche per telefono o con sistemi telematici con persone diverse da quelle che con lui coabitano”.
Nella lettera, secondo quanto si è appreso, Pittelli ripercorre le accuse che gli vengono contestate e manifesta la propria innocenza. L’ex parlamentare si sarebbe rivolto alla Carfagna, sua ex collega di partito, dandole del tu e lasciando il numero di telefono della moglie per eventuali comunicazioni. La segreteria del Ministro, sempre secondo quanto si è appreso, ha inviato la missiva all’ispettorato di Palazzo Chigi che, a sua volta, l’ha trasmessa alla Squadra mobile di Catanzaro e, da qui, è giunta alla Procura di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri.
I magistrati, alla luce di quanto accaduto, hanno inviato al Tribunale di Vibo Valentia che giudica il processo Rinascita Scott (Brigida Cavasino presidente, Gilda Romano e Claudia Caputo a latere) una richiesta di aggravamento della misura cautelare. Il collegio ha accolto la richiesta e ha disposto una nuova misura cautelare in carcere per Pittelli, ritenendo che la vicenda dimostri l’insufficienza degli arresti domiciliari. Pittelli torna in carcere per la terza volta: la prima è stato a dicembre 2019 quando fu arrestato nell’ambito dell’operazione Rinascita Scott. Dopo quasi un anno di detenzione a Nuoro il legale è stato destinato ai domiciliari. Il 19 ottobre e’ stato riarrestato dalla Dda di Reggio Calabria con l’operazione “Mala Pigna” e ha scontato altri 27 giorni di carcere prima che il Riesame lo ridestinasse ai domiciliari. Revocati adesso e trasformati in detenzione in carcere per la lettera a Mara Carfagna.