Aggiudicata la gara per il progetto abitativo (per le Forze dell’ordine) della scuola Maddalena

Pubblicata la relativa determina. Vincitore un raggruppamento temporaneo di professionisti rappresentato dall’architetto Fabio Lamanna. L’intervento di demolizione e ricostruzione contrastato da diverse associazioni 

É stata pubblicata la determina dirigenziale, firmata dal dirigente del Settore grandi opere Giovanni Laganà e dal responsabile unico del procedimento Vincenzo Clericò, con la quale è stata aggiudicata la gara per “l’affidamento mediante procedura negoziata diretta dell’incarico per il completamento del progetto di fattibilità tecnica ed economica, redazione della progettazione definitiva ed esecutiva e il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione” dell’intervento di adeguamento sismico, demolizione e ricostruzione dell’ex scuola elementare Maddalena da adibire ad alloggi da destinare alle Forze dell’ordine e alle Forze armate.

La determina, numero 3489, è del 6 dicembre 2021 e ha ricevuto la vidimazione di regolarità contabile del dirigente del settore finanziario, Antonino Ferraiolo.

Vincitore del concorso è risultato il raggruppamento temporaneo di professionisti (Rtp) il cui mandatario è l’architetto Fabio Lamanna che stipulerà il contratto in nome e per conto dei mandanti ingegneri, architetti e geologi Francesco Rania, Giuliana Teti, Stefania Tarantino, Francesca Beccarisi e Vincenzo Guarini.

Nel documento è ricostruita passo passo la storia amministrativa dell’intervento , partendo dal decreto regionale dell’ottobre 2017 in cui si approvava il Programma di interventi sugli alloggi da destinare ai militari, assegnando 1.900.000 euro per la realizzazione degli alloggi “nella sede ex Scuola elementare Maddalena”. Da quel momento il percorso ha previsto la trasmissione da parte del Comune dello studio di fattibilità, della progettazione preliminare e del quadro tecnico economico; la convenzione sottoscritta a luglio 2018 tra la Regione erogatrice dei fondi e il Comune di Catanzaro ente attuatore; l’indizione del concorso di progettazione in due gradi; la stipula della convenzione con l’ordine degli architetti per inserire il concorso nella piattaforma informatica dell’ordine per la sua gestione on line; la pubblicazione del bando di gara sulla Gazzetta ufficiale a gennaio 2021; la nomina della Commissione giudicatrice composta da cinque elementi; l’approvazione della graduatori di merito del 16 novembre 2021, provvisoria in attesa delle verifiche sui requisiti generali e professionali avviate nei confronti dei primi tre classificati.

Al termine dell’iter, assecondando la volontà dell’Ente attuatore, di affidare l’incarico di completamento del progetto al primo classificato, si è affidato l’incarico al Rtp rappresentato dall’architetto Fabio Lamanna, per una spesa complessiva di 106.287,38 euro comprensiva del saldo per la realizzazione del progetto di fattibilità previsto per il primo classificato di 7.612,80 euro.

LA determina precisa che “a seguito dell’affidamento dell’incarico delle successive fasi progettuali, il completamento del progetto di fattibilità tecnica ed economica dovrà essere consegnato entro 30 giorni dall’avvio delle attività, il progetto definitivo dovrà essere completato entro 60 giorni dall’approvazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica ed il progetto esecutivo dovrà essere completato entro 60 giorni dall’approvazione del progetto definitivo”. Prevista anche la possibilità che “in caso di gravi carenze tecniche della documentazione prodotta in sede di progettazione definitiva, la Stazione appaltante si riserva, a suo insindacabile giudizio, la facoltà di recedere dal contratto e conseguentemente di non dare avvio alla fase successiva della progettazione esecutiva”.

Il progetto, si ricorderà, ha incontrato le riserve di diverse associazioni (Catanzaro è la mia città; Catanzaro nel cuore; Cara Catanzaro; Italia Nostra; Mirabilia; Osservatorio per il decoro urbano; Petrusinu ogni minestra) che nello scorso luglio, all’atto della presentazione del rendering progettuale, avevano chiesto un incontro pubblico in merito, ritenendo comunque che “in una città devastata e violentata da scelte urbanistiche scellerate e rifacimenti architettonici devastanti occorre essere molto cauti su nuove costruzioni all’interno del perimetro storico di Catanzaro.

L’abbattimento della scuola Maddalena (già ex monastero delle Convertite) e i nuovi immobili che dovrebbero sorgere sull’area adiacente alla chiesa cinquecentesca e in quelli che sono i luoghi in cui si trovava la chiesa di San Biagio, non possono essere “superati” con un semplice rendering sbandierato sui giornali. Già come associazioni, nel momento in cui si era paventata questa opinabile scelta, avevamo espresso diversi dubbi sull’intervento”.