Giornata internazionale della solidarietà, il lavoro di Emergency Catanzaro

Per celebrare la ricorrenza, Catanzaroinforma ha raccolto la testimonianza del gruppo che opera sul territorio e che ha dato il proprio contributo anche durante la pandemia

Oggi, 20 dicembre, si celebra in tutto il mondo la Giornata della solidarietà umana, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2005 per identificare la solidarietà come uno dei valori fondamentali e universali che dovrebbero essere alla base delle relazioni tra i popoli e per il raggiungimento di accordi internazionali sullo sviluppo sociale.

Emergency Catanzao

Tante le associazioni di volontariato presenti sul territorio che ogni giorno, nel silenzio e con grande umanità, assicurano un pasto caldo e vestiti puliti a quanti si trovano in uno stato di difficoltà economica e sociale. Quest’anno, per celebrare questa giornata, la redazione di Catanzaroinforma ha voluto raccontare il lavoro che Emergency svolge quotidianamente e quanto è stato fatto nel corso della pandemia attraverso il progetto “Nessuno escluso” coordinato dalla referente Emergency Catanzaro, Tiziana De Simone.

L’associazione umanitaria

Emergency è nata nel 1994 come associazione umanitaria fondata per portare aiuto alle vittime civili delle guerre e della povertà. Da allora, in 19 Paesi, sono stati costruiti ospedali, centri chirurgici, centri di riabilitazione, centri pediatrici, posti di primo soccorso, centri sanitari, ambulatori e poliambulatori, ambulatori mobili, un centro di maternità e un centro cardiochirurgico. Diverse le battaglie contro le guerre ed in difesa di un diritto fondamentale e inalienabile quale il diritto ad essere curati. Le idee e la passione del suo fondatore Gino Strada, medico chirurgo, recentemente scomparso, camminano ora sulle gambe dei tantissimi volontari sparsi in tutto il mondo.

“La giornata internazionale della solidarietà umana – spiega la referente Emergency Catanzaro, Tiziana De Simone – è una giornata alla quale noi siamo molto legati e che vogliamo festeggiare con tanta partecipazione perché essere solidali significa ricordarci di guardare sempre al di là del nostro naso, di vedere che qualcuno attorno a noi ha bisogno di un aiuto. Essere solidali non vuol dire essere soltanto persone altruiste, ma a volte essere anche egoiste, che pensano a loro stesse, perché essere solidali con gli altri creerà un mondo migliore anche per noi, perché quando il mondo sarà più equo, quando le risorse saranno distribuite in maniera più uguale per tutti, staremo meglio tutti quanti. Teresa Sarti, prima presidente di Emergency, diceva sempre che “ogni persona può fare una piccola goccia e tutte insieme una parte di questo lavoro, e senza accorgercene fare un mondo più bello”. La giornata della solidarietà  significa che ognuno di noi può fare un piccolo pezzettino e tutti insieme costruire un mondo migliore”.

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“Nessuno escluso”

Nel corso della pandemia anche Emergency ha dato il suo contributo per aiutare le popolazioni, ma quella che era iniziata come un’emergenza di tipo sanitario ha avuto ben presto ripercussioni importanti anche dal punto di vista economico e sociale e l’Associazione ha deciso di impegnarsi in un ambito nuovo, quello del supporto alimentare, con un’iniziativa che è stata denominata “Nessuno escluso” proprio per sottolineare la “necessità di non lasciare indietro nessuno nell’affrontare e superare questo momento di difficoltà”.

“Grazie a questo progetto – dice la referente Tiziana De Simone – nell’ultimo anno abbiamo aiutato oltre 150 famiglie catanzaresi e qualcuna anche  fuori dai confini cittadini. Si tratta di persone che purtroppo avevano perso la possibilità di fare la spesa, ricordo ancora la telefonata con una persona che doveva scegliere se pagare la bolletta del telefono per consentire alla figlia di partecipare alle lezioni in Dad o se fare la spesa. Per me la scelta tra avere un diritto piuttosto che un altro è impensabile. Il diritto che tutti accomunano ad Emergency, quello della salute, non è il solo diritto che difendiamo. A questo progetto hanno lavorato una ventina di volontari catanzaresi, qualcuno è arrivato in corso d’opera e dopo aver conosciuto Emergency ha deciso di restare con noi. Abbiamo collaborato anche con altre associazioni come Acquamarina, per riuscire a soddisfare tutte le esigenze dei bisognosi: vestiti e beni di prima necessità. Il progetto è partito il 23 dicembre dell’anno scorso perché volevamo che tutti potessero festeggiare il Natale con un pasto caldo, e vogliamo che anche questo possa essere un Natale sereno, per quanto in nostro potere”. 

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Il lavoro dei volontari

“Emergency in Calabria – continua De Simone – è presente da moltissimo tempo. A Polistena abbiamo anche un poliambulatorio che dà assistenza non solo a stranieri che vivono nelle tendopoli e nei rifugi, ma anche ad italiani. Emergency cura chiunque ne abbia bisogno. Il gruppo di Catanzaro è nato tra il 2002 e il 2003 e si è sempre occupato di diffondere la cultura della pace all’interno del territorio. Il nostro è un gruppo molto attivo, vivace ed eterogeneo: abbiamo persone di tutte le età. Essere un volontario ci aiuta a mettere noi stessi a servizio di qualcun altro. Dico sempre loro che non devono imparare ad essere bravi volontari, ma devono portare il loro essere. C’è chi ama lo sport, chi ama leggere, chi fa il cuoco. Inoltre, le storie di Catanzaro sono conosciute in tutta Italia e siamo stati felici di scoprire che la frase scelta per la prima pagina dell’agenda 2022 di Emergency è stata proprio quella del nostro gruppo: “un pacco alla volta, nessuno resta escluso”, una frase che ci ricorda che il diritto di avere quello che c’era nel pacco non si fermava alle cose materiali, come la pasta, l’olio, lo zucchero, ma anche a tutti gli abbracci e i sorrisi che, pur non potendoci toccare, abbiamo dato loro, lasciando qualcosa di nostro alle persone che sono venute qui”.

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Il percorso tracciato da Gino Strada

Tiziana De Simone racconta come è stato vissuto l’ultimo anno caratterizzato dall’emergenza sanitaria: “E’ stato molto impegnativo – racconta – poiché il covid ha messo in ginocchio  una larga parte della popolazione e  noi abbiamo deciso di esserci anche in questo. Occuparci di chi non può farcela è per noi un dovere. Gino Strada diceva che “i diritti devono essere di tutti, altrimenti diventano privilegi”. “Gino Strada mancherà davvero a tutti i volontari e a tutte le persone che hanno conosciuto il suo lavoro – continua De Simone -. Ha lasciato qualcosa che non viene modificato rispetto a quando lui era qui con noi. Ci mancherà umanamente, ma il lavoro di Emergency continua sempre allo stesso modo. Ogni giorno ne inventiamo una diversa per far sì che di Emergency si parli, ma che soprattutto si parli del concetto che i diritti umani devono essere tutelati”.

“Nei prossimi mesi e fino al 14 febbraio – conclude – faremo una vendita di biglietti della lotteria che saranno estratti nel giorno di San Valentino. Gli introiti serviranno ad aiutare il centro di cardiochirurgia di eccellenza “Salam” in Sudan. Si tratta di un centro a cui siamo molto legati poiché Salam significa pace ed ha messo d’accordo tanti Paesi che tra loro sono tutt’ora in guerra, ma che permettono l’accesso per arrivare in questo ospedale. Esserci, doverci essere, è un dovere che dovrebbe avere qualsiasi essere umano che voglia partecipare ad una collettività uguale per tutti”.

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