Catanzaro nel Cuore: “Quale alta velocità per la Calabria? Attendiamo risposte dai decisori politici”

"Tenendo conto delle ultime voci sul progetto ci chiediamo perché si debba perseverare a sbagliare, a realizzare infrastrutture costose in luoghi non idonei"

Ci preoccupano – scrive il Movimento Civico Indipendente Catanzaro nel Cuore – le notizie riguardanti la realizzazione dell’Alta Velocità Ferroviaria nel territorio calabrese. Innanzitutto perché non si è ancora capito – nel mare magnum dei fondi da utilizzare per le infrastrutture – se la nostra regione sarà realmente inserita e servita dai treni a 300 km orari; e in secondo luogo perché la discussione sul tracciato da realizzare sembra aver preso la solita piega localistica e particolaristica che privilegia gli interessi di pochi a danno del vantaggio di tutti. Ci riferiamo alle voci secondo cui si starebbe per progettare il piano esecutivo della linea ferrata veloce attraverso un “artificio” molto costoso, molto illogico, molto inutile: la deviazione brusca e orograficamente improbabile su Cosenza città. Un tracciato – se questo fosse confermato – che ricalcherebbe l’errore dell’autostrada, con i suoi costi di realizzazione e di manutenzione che appaiono insostenibili. 

Ma a dirla tutta, e a parte questa assurdità di tracciato che ex abrupto è saltato fuori chissà da chi e chissà perché – noi da sempre siamo sostenitori di un’idea infrastrutturale ferroviaria completamente diversa per la Calabria: la direttrice jonica. Abbiamo illustrato questa idea ad assessore e governatori regionali, a diversi parlamentari di destra, di centro e di sinistra, abbiamo chiesto a tutti di usare il buon senso e la ragionevolezza per mettere in mano ad esperti non politicizzati la soluzione dell’Alta Velocità sul nostro territorio. Abbiamo chiesto, pertanto, di inserire nel piano di fattibilità la nostra idea di realizzare questa infrastruttura lungo la dorsale jonica. Abbiamo motivato in termini di economia e di equità sociale e territoriale (l’area jonica è fra le più abbandonate del Paese), la ragione per cui privilegiare questo tracciato anziché quello tirrenico. Abbiamo illustrato il doppio vantaggio che deriverebbe dalla direttrice jonica, ovvero il collegamento col resto del Paese sia verso l’aggancio alla linea attualmente ferma a Salerno, sia verso l’Adriatico.  Cosa, infine, ancora più importante, è che abbiamo spiegato come solo sullo Ionio la velocità potrebbe davvero raggiungere i 300 km orari, laddove, di contro, sul Tirreno non supererebbe i 220.

A fronte di tutte queste ragionevoli considerazioni, ci chiediamo perché si debba perseverare a sbagliare, a realizzare infrastrutture costose in luoghi non idonei per orografia e per efficacia del risultato. Ci chiediamo perché in Calabria non si possa cambiar rotta e operare scelte dettate dal buon senso anziché da interessi di pochi. E lo chiediamo al nostro sindaco affinché si faccia promotore di questa idea; lo chiediamo ai consiglieri e assessori regionali; lo chiediamo al presidente Occhiuto; lo chiediamo ai parlamentari eletti in Calabria. Lo chiediamo per avere risposte, non per scrivere un comunicato come un altro!”