Operazione Pneus: Tribunale Penale Catanzaro conferma no al carcere per cinque indagati

Respinto l'appello del pm che voleva venisse rivisto il provvedimento che respingeva la richiesta di custodia cautelare. Non ravvisati i gravi indizi della condotta estorsiva

La seconda sezione Penale del Tribunale di Catanzaro (giudici Filippo Aragona presidente, Sara Mazzotta e Elais Mellace) ha respinto l’appello del pubblico ministero dell’inchiesta Pneus che chiedeva il carcere per Gennaro Felicetta, Danilo Vitellio, Francesco Bongarzone, Vincenzo Tolone, Rocco Mungo, coinvolti nell’operazione condotta nel giugno scorso dai Carabinieri su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro.

Per la precisione il pm ricorreva contro la decisione del Gip di rigettare la richiesta di custodia cautelare per gli indagati.
Dalle carte dell’indagine emergevano condotte estorsive nei confronti della ditta Elettrosud.

Il Tribunale “atteso che le motivazioni del GIP sono pienamente condivisibili – si legge – pur essendo emersi inequivocabili elementi circa l’ambiente ad alta densità mafiosa in cui operavano le imprese prese in considerazione, non sono ricavabili gravi indizi circa le richieste estorsive che gli indagati avrebbero rivolto alla ditta”. Da qui la conferma del no al carcere.

Nel collegio difensivo gli avvocati: Antonio Lomonaco, Salvatore Staiano, Sergio Rotundo e Gianfranco Giunta.