I primi 100 giorni di Occhiuto: non solo slogan

Dopo “La Calabria che non ti aspetti” c’è “Avanti Futuro”. Il presidente della Regione riassume il lavoro svolto nel primo scorcio significativo di governo

“I miei bravissimi collaboratori hanno preparato un video che illustra i primi 100 giorni”. Inizia così la conferenza stampa di Roberto Occhiuto nella Sala Museo della Cittadella di Catanzaro, location nuova per iniziative del genere, quasi a volere ulteriormente sottolineare il rinnovato approccio ai longevi problemi della Calabria. Parole e immagini, seguiranno slide a favore della stampa. Sullo slogan finale – “Avanti Futuro” scatta l’appaluso del fondo sala, ce ne sarà un altro solo a fine conferenza. Niente a che vedere con i 55 minuti di Mattarella. Ma siamo su altre latitudini. Occhiuto per dire il vero lo chiarisce in un passaggio della lunga conferenza, quando si dice convinto di essere solo un presidente di Regione, e di non pretendere di cambiare tutto subito. Né nessuno dovrebbe pretenderlo. Intanto presenta il bilancio del primo scorcio impacchettabile del suo governo, i Cento giorni fatidici che da sempre incantano i grandi, da Napoleone Bonaparte a Claudio Baglioni. In Calabria di solito i presidenti tendono a sorvolare sul primo centone, di solito è una domanda che viene rivolta loro in campagna elettorale, ma poi sono assorbiti dalle emergenze di routine. Occhiuto, viceversa, non si sottrae, anzi, è ben contento di tirare il primo consuntivo, dividendolo per capitoli.

occhiuto

SANITA’

Iniziando dalla sanità, ovviamente, il settore che gli impegna il 60 per cento del tempo, anche in conseguenza dell’accoglimento del suo desiderio di essere il Commissario al piano di rientro, subito soddisfatto dal primo Consiglio dei ministri utile. “Ho trovato un sistema sanitario regionale in ginocchio, con dossier impolverati. Ho nominato il nuovo dg e i nuovi dirigenti di settore, ho previsto la nascita di Azienda Zero in modo da colmare i deficit di capacità amministrativa, con Aziende come tante monadi, nessuna capace di fare controllo gestione. C’è un problema medici, ne abbiamo pochi e non si trovano, è difficile selezionarli in tutta Italia e in Calabria in particolare. Ho trovato modo di assumere all’ospedale di Cosenza e lo faremo anche in altre Aziende. Agenas ci darà una mano, come da accordi con il suo presidente.  con presidente che mi darò una mano. Già da subito Reggio Calabria potrebbe procedere a centinaia di assunzioni, e non riesce a farlo. Chiederemo ad Agenas di sostituirsi in modo da rimettere in moto la sanità. Il Pnrr ci consente di aprire 92 strutture sanitarie per la continuità territoriale. Abbiamo già presentato un piano per ospedali e case di comunità, lo ripresenteremo dopo gli incontri che avrò con le autonomie locali. Il piano sarà modificato perché tutta la regione sia dotata del sistema di assistenza territoriale. Il problema dei medici è più accentuato in Calabria, anche per un problema relazionale. È difficile che un neo laureato scelga di venire in Calabria, anche perché in molti casi le Aziende hanno proposto solo assunzioni a tempo determinato. Per questo ho previsto di assumere a tempo indeterminato, anche con un sistema di premialità, proponendo di assegnare alla Calabria lo status di zona disagiata pagando un po’ di più i medici assunti in Calabria. Non è vero che il sistema sanitario regionale non ha energia, come si è visto nella campagna di vaccinazione. La Calabria è la prima nell’incremento sui target assegnati da Figliuolo. Si è ovviato al passaggio incombente in zona arancione aumentando di 200 posti l’area medica”.

Le buone pratiche altrui. “Ho visto che in una settimana al Policlinico Gemelli di Roma dimettevano i pazienti paucisintomatici con lo smartphone collegato alla centrale Covid con il sistema di telemedicina. Così si è riusciti a decongestionare i ricoveri. Abbiamo attuato la convenzione con i medici generali per le prime dosi, per questo sono stato minacciato da Paragone e ricevuto insulti da tutti i no vax, ma ci ha consentito di recuperare ritardo. Sul sistema emergenza urgenza è intollerabile morire per il ritardo dell’ambulanza. Sono andato a Milano per capire, dove non è che funziona tutto, ma l’emergenza urgenza sì. Ho chiesto al presidente Fontana di fare convenzione con la società lombarda che la attua, il responsabile viene in Calabria ogni settimana, Dovevamo essere l’ultima regione per il 112, il numero unico di emergenza, invece saremo una delle prime con la centrale posizionata proprio qui, in Cittadella”.
Il dramma di Ginevra. “Sulla tragedia di Ginevra, vicenda che mi ha molto colpito come ha colpito tutti, devo dire che ho letto inesattezze. La Calabria non è la sola a non avere l’Ecmo pediatrica. Anzi in Italia ce ne sono solo due, una delle quali al Bambino Gesù, proprio per l’alta specializzazione che richiede in relazione ai pochissimi casi di utilizzo. È necessario comunque predisporre un piano per la terapia intensiva pediatrica rinforzando quanto già esiste”.

Le nuove attrezzature e i nuovi ospedali. “Ho personalmente reperito 86 milioni per la diagnostica per immagini, che giacevano nei cassetti regionali. Abbiamo un piano per dotare la Aziende di strumenti di livello. Mi diletto a girare negli ospedali, e soprattutto in provincia di Reggio Calabria siamo rimasti indietro di venti anni. Lo sblocco dei lavori del nuovo ospedale di Vibo è avviato, dopo l’incontro con Adduce e Urbani. Ci vuole più tempo per Sibari e Gioia Tauro. Abbiamo accelerato sull’integrazione tra Pugliese Ciaccio e Università. Ma sul tema penso che l’Università debba aprire rapporti con diverse strutture ospedaliere della Regione, sul modello della Sapienza di Roma che ha rapporti con diverse strutture ospedaliere”.
La conferenza è poi proseguita con l’illustrazione dei risultati negli altri settori. Dal bilancio, approvato in tempo record impedendo il ricorso all’esercizio provvisorio, alla volontà di acquisire dal socio privato la proprietà totale della Sacal, cosa che deve avvenire entro dieci giorni altrimenti insieme alla revoca alla Sacal ci sarà la costituzione di una NewCo, agli studi pilota sulla depurazione avviati in collaborazione con Ispra per affrontare in tempo utile l’inquinamento fluviale e marino, alla necessità di vendere meglio in ambito internazionale (Dubai) Gioia Tauro e Zes in collaborazione con lo studio Ambrosetti, i progetti esecutivi su Trasversale delle Serre e i primi due lotti della nuova 106, il piano di riaffermazione della presenza dello Stato in alcuni comuni, come Platì, segnati dalla presenza della ‘ndrangheta, la strutturazione dei fondi governativi per il bacino dei precari, la procedura con Formez di assunzione di 537 addetti ai Centri per l’impiego, dei quali una quota sarà riservata proprio ai precari storici.

Sui temi più propriamente politici, Roberto Occhiuto non si è sbilanciato più di tanto, riaffermando la sua volontà di volersi occupare, sia in Calabria, sia a Roma esclusivamente sul governo della Regione. Sulle amministrative di Catanzaro ha soltanto espresso l’auspicio che la coalizione di centro destra trovi l’accordo sul nome giusto che garantisca unità e sviluppo per il capoluogo.
Presenti alla conferenza alcuni direttori generali, e gli assessori Filippo Pietropaolo, Giuseppina Princi e Rosario Varì.