Una delegazione di cittadini di viale Isonzo a confronto con il Prefetto

Denunciano il degrado in cui versa il quartiere e i pregiudizi: "Ammiriamo il lavoro di Gratteri nel contrasto alla mafia, noi paghiamo anche le colpe dei politici"

Una delegazione di cittadini residenti a viale Isonzo è stata invitata per un confronto con il Prefetto di Catanzaro Maria Teresa Cucinotta, a seguito del sit-in di protesta organizzato questo pomeriggio da cittadini di etnia rom e non, per denunciare le condizioni di degrado e disagio con le quali sono costretti a fare i conti nel quartiere.

“Essere ricevuti oggi dal Prefetto è per noi importante – ha esordito Maurizio Caligiuri del Comitato Civico Viale Isonzo – con questa manifestazione abbiamo ottenuto quello che ci siamo prefissati. Poter denunciare le condizioni in cui versa il quartiere dialogando con il Prefetto è un grande passo per il nostro comitato, in passato ci siamo fidati delle rassicurazioni pervenute dal confronto con il Comune e l’Aterp, pensando che potessero mettere mano seriamente a quelle che sono le solite problematiche del quartiere: illuminazione, strada, fognatura, case che stanno cadendo a pezzi, sicurezza – ha proseguito – qui da oltre trenta anni le aree esterne non state cedute al Comune, essendo aree molto degradate e richiedendo molta manutenzione non possono essere acquisite dall’ente, è stato poi fatto un protocollo d’intesa per bonificarle ma ad oggi nulla è stato fatto.” Nell’inerzia dei due enti la speranza allora è riposta nel confronto di queste ore con il Prefetto: “Chiederemo di richiamare Aterp e Comune alle proprie responsabilità in virtù di questo protocollo.”

Il presidio organizzato nel quartiere è stato dunque sciolto, nella speranza che l’incontro di oggi possa essere proficuo. Troppi i disagi con i quali devono fare i conti tutti i residenti di viale Isonzo, spesso costretti a bonificare le aree dalla fogna a proprie spese e a questo per i cittadini di etnia rom si aggiunge la questione legata all’integrazione e ai pregiudizi che pesa quotidianamente sulle famiglie perbene: “Al di là delle condizioni in cui viviamo, alle quale ci siamo abituati, ci preoccupa il futuro dei nostri bambini – ha detto Gianluca Bevilacquasono etichettati e spesso insultati, nel 2022 sentire queste cose è orribile. Vorremmo rispetto per i nostri bambini ma anche per le persone malate e anziane che sono costrette a fare le scale a piedi, perché nei palazzi non funziona l’ascensore – ha proseguito – da persona di etnia rom ammiro Gratteri perché contrasta la mafia. Quanti politici sono corrotti – ha concluso  – ma le loro colpe le paghiamo noi che chiediamo solo di lavorare dignitosamente, per avere un futuro che ci però ci viene negato, le loro colpe le mettono dietro le spalle, mentre ne pagano le conseguenze i nostri bambini.